Regia di Luis Mandoki vedi scheda film
E' un bel film sentimentale, che parla di amore nella sua vera dimensione, cioè senza calcare la mano sul sesso e la passione infuocata. E' vero, il regista punta sul sentimento e sul romanticismo, ma lo fa bene e in modo non banale. E' anche un'interessante riflessione sull'amore, su cosa significhi, su cosa sia trovare la persona giusta. Il fulcro del film è forse la lettura della lettera della defunta moglie, molto intensa e sentita.
Non è un capolavoro, ma è certamente un film ben riuscito e da vedere. Secondo me hanno appioppato la regia a quel tal Luis Mandoki chiedendogli di essere un mero esecutore delle istruzioni del produttore (come sono oggi molti registi), invece hanno trovato uno che si è preso a cuore l'opera, sembra parteciparvi intensamente, e probabilmente il risultato è al di là delle intenzioni. Qualcuno critica questi film per l'eccesso (o per la presenza) del romanticismo, ma io dico che non è facile creare certe atmosfere dolci, soffuse, delicate, nelle quali gioca un ruolo importante la rappresentazione della natura e dell'ambiente.
Meno male che "L'amore è una cosa meravigliosa" non è rimasto l'unico!
Sono passati i tempi delle spacconate, ma la stoffa dell'attore, evolutasi, rimane, e la sua interpretazione è sicuramente buona.
Molto brava, penso più di Kostner.
Bravo, anche se in qualche scena forse un po' sfumato o distratto. La Penn lo batte.
Attenta ai sentimenti e alla psiologia degli attori e al paesaggio. Di tutto rispetto.
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