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Dies irae

Regia di Carl Theodor Dreyer vedi scheda film

Commenti brevi
  • Capolavoro di Carl Theodor Dreyer, parabola intensissima e drammatica sulla superstizione e sull'intolleranza umana. Un dramma da camera di una bellezza sconvolgente che affronta i temi del dolore e dell'ambiguità umana.

    leggi la recensione completa di orsodelceresio
  • In questo che fu un giorno bellissimo Marta di Herlof evitò il fuoco eterno e venne felicemente bruciata. Lotta fra la fatalità e la stregoneria. La voglia di annientarsi di fronte all'impossibilità di essere felici, ci fa credere di essere dei mostri. Tutti siamo peccatori e dobbiamo morire. La felicità stessa è peccato.

    commento di Brady
  • Tipico film di Dreyer, nonostante il regista provi a spostare l’attenzione su tematiche sociali e contemporanee (il film è girato durante la seconda guerra mondiale, in una Danimarca invasa), rimangono evidenti i primi piani dell’epoca del muto e lo stile minimalista soprattutto nelle scenografie.

    leggi la recensione completa di scandoniano
  • 9/10: toccante, intimista, una storia di raro impatto emotivo sulla vita, sulla morte, sul peccato e sull'amore. Letterario, inquietante, irreversibile come il destino. Delicato, disturbante.

    commento di Florian Klose
  • un grande film in cui attraverso la parabola di anne si trova un riferimento a tutte le caccie alle streghe nei vari momenti storici Dreyer mostro sacro del cinema utilizza la macchina da presa in maniera funzionale al racconto

    commento di howard76
  • 9,5

    commento di incallito
  • CAPOLAVORO. Una critica geniale e realizzata con uno stile eccezionale. Dreyer crea un'atmosfera cupa e ambigua, quasi horror, con uno splendido bianco e nero. La sequenza del rogo di Martha Elmond è da antologia.

    commento di valien88