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18 regali

Regia di Francesco Amato vedi scheda film

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La recensione su 18 regali

di trebby
10 stelle

Tratto da una storia vera: una giovane madre malata terminale di cancro decide di lasciare 18 regali per la propria figlia di un anno, fino quindi al raggiungimento della maggiore età. Il regista ne fa una storia surreale ma comunque interessante: la ragazza al compimento del dicioottesimo compleanno torna indietro nel tempo di diciotto anni ed incontra la propria madre incinta che di fatto non ha mai conosciuto, la donna infatti morì di cancro poco dopo il parto, le due ragazze così avranno modo di conoscersi. Il film ricorda lontanamente il capolavoro degli anni 80 firmato Roberto Benigni e Massimo Troisi intitolato: ''non ci resta che piangere'', solo che la vena comica viene sostituita da una vena drammatica. La figlia interpretata dalla giovane ma promettente Benedetta Porcaroli è un'adolescente inquieta ed arrabbiata che soffre terribilmente per la morte della madre e forse non riesce ad accettare il lutto arrivando spesso a usare violenza verso chi le sta attorno: la scena del pianoforte e quella della piscina mettono i brividi, il rapporto tra la figlia ed il padre interpretato da un ottimo Edoardo Leo è indubbiamente pessimo, i due sembrano non capirsi per nulla. Interessante Benedetta Porcaroli reduce dalla serie netflix ''baby'' che narra la vicenda delle ''baby squillo dei Parioli'' episodio di cronaca nera di pochissimi anni fa, la giovane attrice quindi torna ad interpretare un'adolescente inquieta, tormentata ed arrabbiata; l'adolescenza età di passaggio spesso costellata da esperienze dolorose. Come sempre avviene nell'adolescenza l'autorità o meglio l'autorevolezza dei genitori viene messa in discussione, Edoardo Leo interpreta un padre che non riesce più ad essere un valido punto di riferimento per una figlia che avrebbe bisogno di risposte, risposte che paradossalmente trova in un assurdo viaggio nel tempo. Temi come malattia, morte e maternità vengono gestiti molto bene, se devo essere sincero alcuni film di scuola scandinava faticano a gestire temi così drammatici. Il rifiuto dei 18 regali da parte della figlia è un rifiuto del lutto e della perdita, una difficoltà nel gestire il dolore che già c'era nell'infanzia ma nell'adolescenza esplode come una bomba atomica, situazione aggravata dal fatto che probabilmente il padre non è mai riuscito a gestire il dolore della figlia forse perchè a sua volta era schiacciato dal proprio dolore. Ottima la fotografia che ricorda molto la fotografia di certi film francesi, ovvero una provincia fatta di eleganti abitazioni con elegante giardino. Ottimo film, non capisco le recensioni negative.

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