Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Così evoluto nell'intensità recitativa, nel lavoro sulla fotografia, nella cura calligrafica della scenografia e nella scansione narrativa. E così involuto nel desiderio di intelligibilità da parte dello spettatore. Per Woody Allen è un capolavoro assoluto. Il grande pubblico disertò le sale (nonstante alcuni inserti eros che non si dimenticano facilmente). Nel cineclub in cui lo hanno riproposto, in mezzo ai 30 presenti, ero tra le mosche bianche che non erano piombate tra le braccia di Morfeo. Vertice onirico-iperrealista o aria fritta per intellettuali snob? Ai posteri l'ardua sentenza; il dibattito è ancora aperto ...
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