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Idioti

Regia di Lars von Trier vedi scheda film

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La recensione su Idioti

di alexio350
6 stelle

Alcuni uomini e alcune donne si trovano in una villa, appartati dal mondo esterno. Hanno uno scopo comune: andare in giro recitando la parte degli idioti, con il fine sottinteso di smascherare le usuali ipocrisie e anche - in maniera palese - per il gusto di prendersi gioco degli altri. Malgrado, però, tutti i membri del gruppo si dichiarino felici, presto piccole incomprensioni nasceranno tra di loro; e alla prova dei fatti, quasi nessuno avrà il coraggio di ripresentarsi nel suo ambiente famigliare per recitare il ruolo di idiota davanti ad amici e parenti.

 

Film di Lars Von Trier del 1998, viene dopo il perfetto Le onde del destino, ma curiosamente sembra un'opera più acerba, quasi l'esperimento solo in parte riuscito di un esordiente. Forse perché il film segue con scrupolo i dettami stabiliti da Dogma 55, il manifesto cinematografico di Trier e Thomas Vinterberg: quindi abbiamo scene ridotte all'osso, senza nessun effetto scenografico e l'audio in presa diretta. Di fatto, come sempre, il registra mostra la genialità delle sue trovate in trame anticonvenzionali e coraggiose, comunque fuori dalle regole. È sempre presente il binomio individuo e società, la drammatica scissione - che qui si palesa nella recita dell'"idiota" - tra la singola persona - spesso debole e frantumata - con il mondo esterno, le altrui individualità pronte a fagocitarla. Tuttavia, rispetto al già citato Le onde del destino e al successivo Dancer in the Dark, qui il regista sembra meno capace di trascinare lo spettatore nel cuore della vicenda, il cui risvolto preciso si palesa solo verso la conclusione, dopo intermezzi non proprio accattivanti, o comunque non così magnetici come in altre storie da lui raccontate. Da segnalare la scena in cui i vari "idioti" mettono in piedi un'orgia - censurata nella versione italiana - che pur solo abbozzata mette in luce l'interesse di Trier per il genere erotico/pornografico, che troverà pieno sfogo in Nymphomaniac. Inutile dire che il risultato della pellicola resta assai interessante - come tutto quello che esce dallo sguardo di un artista i cui intenti provocatori e dissacranti rifuggono sempre da ogni banalità e da ogni luogo comune.

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