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Central do Brasil

Regia di Walter Salles vedi scheda film

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La recensione su Central do Brasil

di supadany
8 stelle

VOTO : 7+.

Film davvero ben fatto, forse non grandissimo a livello assoluto, ma di grande c’è sicuramente la prova di Fernanda Montenegro, una di quelle interpretazioni che vanno ricordate e che non si possono proprio dimenticare anche a distanza di tempo.

Poi c’è comunque il film che si avvale, senza dubbio, di un equilibrio espositivo degno di menzione che riesce a gestire una bella storia universale senza scadere ne in manierismi eccessivi ne, tanto meno, nella noia che a volte è propria di film di matrice personale.

Dora (Fernanda Montenegro) è una donna anziana che vive (anche) scrivendo lettere per chi scrivere non sa (d’altronde il panorama è contraddistinto da una povertà senza vie di fuga).

Quando conosce Josuè, un bambino, col desiderio di conoscere il padre e, subito dopo, rimasto orfano di madre, deciderà di accompagnarlo in un viaggio alla ricerca (disperata, ma anche sognatrice) dello stesso.

Film che si basa su di una coppia di protagonisti che si mescolano alla perfezione; lei, donna anziana, dal cuore arido ma in fondo desiderosa di aprirsi; lui, un bimbo smanioso di conoscere, come lo sarebbe un bimbo qualunque nelle sue condizioni (ma non ce lo fanno vedere spesso un bimbo così al cinema).

Quello che ne viene fuori è un road movie assolutamente alternativo, perfettamente adagiato sullo sfondo di una nazione grande ma anche così piccola, regalando una sensazione di redenzione spirituale che non solo funziona alla grande, ma che trova, nell’esposizione, una ragion d’essere assolutamente concreta.

Ne viene così fuori un equilibrio riuscitissimo tra favola moderna e storia di persone diverse che si trovano all’improvviso generando un’alchimia profonda.

Nel suo (affermazione che non vuole per nulla sminuire) un film che funziona come un orologio svizzero.

Da rivalutare (soprattutto perché dovrebbero farlo vedere ogni tanto) e vedere col cuore aperto (sempre ricordando che anche la mente ha il suo spazio).

Su Walter Salles

VOTO : 7+.
Racconta una bella storia umana con abilità senza risultare banale.

Su Fernanda Montenegro

VOTO : 7,5.
Interpretazione da incorniciare.

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