Regia di Philip D'Antoni vedi scheda film
Buddy Mannuci (Roy Schneider), Barilli, Mingo e Ansel (Ken Kercheval, noto come Cliff Barnes, rivale di J. R. in Dallas) , detectives della polizia di New York, sono un'unità investigativa segreta conosciuta dai colleghi come Seven-UPS.
Lavorando quasi sempte sotto copertura, la squadra si concentra su casi che portano a condanne per reati con pene detentive di pochi anni per criminali in questione, non riuscendo li ad incastrare che per reati minori. Disegnati o addirittura malvisti all'interno del dipartimento in particolare per la tendenza ad agire con metodi al limite della mortalità, il gruppo è tuttavia difeso e protetto dall'ispettore Gilson, che ne apprezza i risultati ottenuti.
Buddy utizza come informatore di riferimento l'estriverso Vito Lucia (Tony Lo Bianco), suo amico d'infanzia che vive e lavora ancora nel vecchio quartiere dove si svolge gran parte del crimine.
Vito rischia mto a fare l'informatore, ma ormai non riesce più a tirarsi indietro da quel suo ruolo prezioso.
L'attività che impegna lo scaltro Buddy è una indagine sull'attività di strozzinaggio di alcuni membri della mafia locale. Philip D'Antoni, produttore de Il braccio violento della legge, si trasforma per l'occasione in regista in una sorta di sequel apocrifo e non ufficiale del citato, esemplare capostipite.
Il risultato è piuttosto soddisfacente, ed il film, per quanto un po' dispersivo, appare piuttosto incalzante ed efficacemente interpretato da bravi ed affidabili interpreti tra cui emerge il solito granitico ed efficace Roy Schneider, perfetto nel ruolo del poliziotto doppiogiochista.
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