Regia di Damiano D'Innocenzo, Fabio D'Innocenzo vedi scheda film
Film abbastanza deludente che fa dubitare una volta di più su come vengano assegnati i premi cinematografici.
Innanzitutto, un film è destinato ad essere anche ascoltato e, come dice Leporello, l'audio è pessimo e l'utilizzo del romanesco spinto anche eccessivo. Alcuni momenti del film vanno completamente perduti chiedendosi che cosa abbia detto, ad esempio, il padre del bimbo più difficile. Un'accurata fase di montaggio avrebbe potuto identificare i punti dove i sottotitoli potevano essere almeno un conforto.
L'idea della periferia romana degradata è resa amaramente e senza speranza ma, purtroppo, il tema affrontato relativamente all'adolescenza pone a confronto il film con "Il nastro bianco" di Haneke uscendone malamente.
Ottimi i più giovani interpreti mentre Germano ormai sembra prigioniero di una maschera. Forse un film comico gli farebbe bene.
Per me, rivelazione positiva invece risulta essere Ileana D'Ambra.
Rivederlo una seconda volta potrebbe aiutare ma, ripeto, la prima sensazione è deludente anche in relazione alle aspettative.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta