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Paradise - Una nuova vita

Regia di Davide Del Degan vedi scheda film

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La recensione su Paradise - Una nuova vita

di alan smithee
4 stelle

TFF 37 - AFTER HOURS

Un timido e giovane venditore di granite siciliane è costretto alla fuga dopo essere stato testimone di un omicidio "eccellente".

Nel suo nuovo status di "testimone di giustizia", viene mandato in tutta segretezza in un paesino montano dell'estremo nord. I suoi spesso goffi tentativi di integrarsi nella comunità montana che ora lo ospita vengono messi in ulteriore subbuglio quando, per un errore tecnico, lo stesso suo persecutore, a sua volta pentito, viene assegnato nella stessa località.

Tra i due uomini l'ostilità cederà poco per volta il passo ad un altro è completamente diverso stato d'animo, tenuto anche conto che il carattere duro ed inaccessibile del killer si dimostrerà nascondere ben altre caratteristiche.

Il primo lungometraggio di finzione di Davide Del Degan tenta in tutti i modi di coniugare una tematica seria come quella dei testimoni di giustizia, con la leggerezza della commedia radicata nel contesto umano tipico del luogo d'ambientazione.

L'idea appare valida, e le intenzioni più che lodevoli. Peccato che l'ambizione finisca per sopraffare la storia, che rischia di incartarsi proprio nella descrizione di una peculiarità territoriale che finisce per apparire come una puerile sventagliata folkloristica che punta al surreale: la lezione di ballo locale tra maschi risulta uno stimolo più divertente e malizioso sulla carta che nell'effettivo svolgimento.

Tra i protagonisti, piace ritrovare un volto quasi da fumetto come quello "gommoso" e dal profilo impegnativo e irresistibile di Vincenzo Nemolato, già apprezzato in svariate pellicole, anche quando si limita a poco più che una comparsa. Gli fa da adeguato ruvido (ma non troppo) contraltare, il "primitivo" e ruvido Giovanni Calcagno.

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