Espandi menu
cerca
Black Widow

Regia di Cate Shortland vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Marco Poggi

Marco Poggi

Iscritto dal 5 settembre 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 22
  • Post 7
  • Recensioni 1237
  • Playlist 120
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Black Widow

di Marco Poggi
10 stelle

Il fantomatico film sulla Vedova Nera esplora i lati più personali e intimi del personaggio di Scarlett Johansson, che gira il suo personale "MAI DIRE MAI" per dare un addio indolore alla supereroina in tuta nera (o bianca) dell'MCU e passa le consegne alla bravissima ,Florence Pugh

Alleluia, dopo troppi rimandi è uscito al cinema il film sulla Vedova Nera di Scarlett Johansson (un bel traguardo in quest'era di pandemie) , anche se, per alcuni, in maniera tardiva (la pellicola, dopo i luttuosi eventi di "AVENGERS ENDGAME" del 2019  è  comunque un prequel di lusso - leggasi un "capriccio da diva" di Scarlett Johansson - posizioanto dopo "CAPITAN AMERICA CIVIL WAR",del 2016),. ma  che riporta  l'affascinantante personaggio Marvel, creato da Stan Lee  negli anni'60, a una dimensione a lei più consona rispetto alle battaglie cosmiche contro gli alieni alla Thanos e alla Chitari, tra scazzottate, viaggi nel tempo e sacrifici. Parte come se fosse un dramma di spionaggio, con momenti tesi e intimisti alla "NIKITA" di Luc Besson, alla "RED SPARROW" e alla "ALIAS",, il serial tv con Jennifer Garner di JJ Abrams, si sofferma sullo splendido rapporto di sorellanza fra la Natasha Romanoff dI Scarlett Johansson e la Yelena Belova (biondo personaggio creato nel 1999, come rivale/gemella della Vedova Nera originale, addestrata anch'essa nella "Stanza Rossa" dai sovietici) della new entry Florence Pugh (il film è pur sempre un passaggio di consegne indolore fra la "vecchia" Vedova Nera e la "nuova"), per poi infine esplodere col simpatico Red Guardian di David Harbour (un Capitan America sovietico alla Zangief di "Street Fighter", che da marito russo della Natasha dei fumetti qual era, diventa qui il padre adottivo di Natasha e Yelena), che trasforma il tutto in una riuscita riunione di Bond girl, vecchie e nuove (vedi pure la presenza della Melina di Rachel Weisz, matrigna e scienziata  in tutina aderente, come le "figlie", visto che, nella vitea reale, è moglie di Daniel Craig, lo 007 attualmete in carica). Ancora cattivi poco incisivi (il perverso scienzato Dreykov di Ray Winstone e il non così misterioso Taskmaster - si vedano i titoli di testa e fate i conti - che lo spalleggia) come in altri film Marvel, ma è poca cosa, se le protagoniste "spaccano" lo stesso (indimenticabili, ad esempio, lo scontro fra Natasha e le altre Vedove Nere plagiate ed addestrate da Dreykov nella "Stanza Rossa", o ancora  il primo faccia a faccia fra Nat e Taskmaster) . Un film al femminile, o quasi, secondo me, da  promuovere a pieni voti, con un toccante senso della famglia, degli indovinati e drammatici titoli di testa e delle strizzate al James Bond di Roger Moore più spaziale ("AGENTE 007 MOONRAKER - OPERAZIONE SPAZIO") che non guastano (la  Natasha della Johansson sa a memoria  le battute del del Bond film del 1979 e c'è una scena che ricalca quella del prologo, dove Roger Moore viene buttato giù da un jet privato senza pacadute). Aspettavo un film sulla Vedova Nera fin dai tempi dei  suoi fumetti Marvel anni'70, dove Nat dimostrava a Devil l'Uomo Ragno e a Occhio di falco che, come loro, ci sapeva fare anche lei nei corpo a corpo con i nemici,  e, più o meno, sono stato acconentato, Forse dovevano farlo prima, e con Natasha soltanto, è vero, ma così ci saremmo persi l'ottima interpretazione di Florence Pugh, che simpaticamente sfotte la sua sorellastra perché, prima d'agire, "si mette in posa". Scarlett Johansson, produttrice oltre che interprete,  qui sembra quasi invinicibile, scampa a scazzottate violente, valanghe di neve e pericolosi salti nel vuoto, senza quasi farsi un graffio, proprio come accedeva a Roger Moore e Pierce Brosnan, nei loro Bond movie, ma a me la cosa non spiace. Non un capolavoro (chi si aspetta un "LOGAN" al femminile,, infatti, potrebbe rimanere deluso), ma di certo migliore di "CAPTAIN MARVEL""WONDER WOMAN 1984""BIRDS OF PREY" e "CHARLIE'S ANGELS", del 2019. Continua, pure qua, la tradizione delle scene post-credit.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati