Regia di Stephen Gaghan vedi scheda film
Creato dallo scrittore inglese Hugh Lofting, il personaggio di Dolittle è un medico in grado di parlare con gli animali. Tanto s'intende con queste creature, che le preferisce nel fornire cure. I racconti di Lofting sono stati oggetto di diverse trasposizioni cinematrografiche, l'ultimo dei quali è il Dolittle di Stephen Gaghan. La storia è ambientata nella seconda metà del XIX Secolo. Il protagonista, dopo aver perso la moglie, si è ritirato in una tenuta, all'interno della quale vive in compagnia dei suoi amici animali, rifiutando il contatto con altri umani. Il suo isolamento ha fine nel momento in cui è chiamato a curare la Regina d'Inghilterra, affetta da un male oscuro e vittima di una cospirazione. Dolittle, insieme ad un giovane che ne vorrebbe emulare le gesta ed ad una fidata "squadra" di animali, parte alla ricerca di un medicinale; durante l'avventura, ha l'occasione di "regolare i conti" con il proprio passato. Il film ha come scopo principale l'intrattenimento; a tal proposito, il regista fa un discreto lavoro. Dolittle (Robert Downey Jr.), Tommy (Harry Collett) e la sua sgangherata squadra dovranno sventare i piani dei cospiratori affrontando gli oceani, sfidando pirati e scontrandosi con un animale fantastico, costantemente braccati da un rivale dell'eccentrico medico. L'intreccio è molto semplice, ed il film sembra voler parlare prioritariamente ai più giovani. Alcuni personaggi sono appena adolescenti; musiche ed atmosfere richiamano il "senso del meraviglioso". Il regista trasmette alcuni valori, in particolare, mostra come i migliori risultati si possono raggiungere con la collaborazione e con la perseveranza, e come, al contrario, isolamento e commiserazione non portino a nulla. Il film mi è piaciuto; non si tratta di un'opera memorabile, per storia o recitazione, ma, grazie alle scenografie, musiche, toni leggeri, consente di passere un'ora e mezzo di spensieratezza.
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