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Matrimoni

Regia di Cristina Comencini vedi scheda film

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La recensione su Matrimoni

di mm40
3 stelle

Giulia e Paolo sono una coppia modello, sposati felicemente da tempo. La vigilia di Natale, però, Giulia reincontra per caso un vecchio innamorato e decide di rimettere in gioco la sua vita. Con essa, naturalmente, quelle di tante altre persone.

 

Commedia corale, quadro d'insieme, affresco agrodolce nel quale l'ironia mitiga lo sfondo drammatico delle vicende narrate: Matrimoni è una sorta di riproposizione blanda e stanca della gloriosa commedia all'italiana, purtroppo ormai morta e sepolta e pertanto irripetibile. Il risultato è comunque un film gradevole, con tutti i limiti del caso - riassumibili nel giro di parole: mancanza di materia prima, cioè di interpreti e di idee adeguati; Cristina, secondogenita di Luigi Comencini, è qui al suo quinto lungometraggio e per la prima volta tenta esplicitamente di ripercorrere le orme paterne. Da questo momento in avanti ci riproverà di tanto in tanto, ottenendo i risultati migliori con il successivo Liberate i pesci! (2000), più scanzonato e con meno pretese (vane) di ritratto sociologico, di ricerca di una profondità psicologica effettivamente latitante come qui. Sorprende il passo indietro di Diego Abatantuono, ormai stabilmente abilitato a ruoli seri/drammatici e realmente fuori parte in Matrimoni; accanto a lui si alternano nomi validi e altri meno apprezzabili, in ordine casuale: Francesca Neri, Emilio Solfrizzi, Lunetta Savino, Gigio Alberti, Claude Brasseur, Stefania Sandrelli, Cecilia Dazzi, Paolo Sassanelli e, in un ruolino, l'esordiente di futuro successo (soprattutto televisivo) Fabio De Luigi. Sceneggiatura della stessa regista. 3,5/10.

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