Regia di Cristina Comencini vedi scheda film
Quando penso ai peggiori registi italiani, mi vengono sempre in mente Martinelli e Faenza e chissà perché non mi ricordo mai della Comencini. Anzi: delle Comencini, che non fanno niente per tenere alta una firma che comparve in calce a grandi film italiani come, solo per ricordare un paio di titoli, Tutti a casa e il Pinocchio televisivo. Qui, ad una sceneggiatura sconclusionata, si accompagnano un cast sbagliato - del quale salverei soltanto Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino - e una regia che definire dozzinale è dire poco. Per di più, l'insieme è condito da una colonna sonora ruffiana e scontata: possibile non avere la fantasia per trovare qualcosa di meno trito della pur bella When A Man Loves A Woman di Percy Sledge? La presenza di Claude Brasseur è probabilmente dettata da ragioni di coproduzione o di distribuzione del film, mentre quella di una Francesca Neri assolutamente inadeguata da una pervicace volontà di farsi del male.
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