Regia di Renzo Arbore vedi scheda film
Arbore e la sua allegra compagnia de "L'altra domenica", programma tv andato in onda a fine anni '70 (tra i quali compaiono Roberto Benigni, Isabella Rossellini, Andy Luotto, Milly Carlucci, Mario Marenco, le Sorelle Bandiera) vengono chiamato dall'allora Papa Giovanni Paolo II per avvicinare i giovani alla Chiesa attraverso la tv. Il film è tutto uno scherzo, una presa in giro rispettosa "del catechismo", come dice spesso lo stesso Arbore in merito alla sua opera. Si ride e ci si diverte con gusto, imperdibili le scene e i monologhi di Benigni, così come i numerosi riferimenti alla Passione di Cristo. Insomma ancora una volta Arbore punta, così come in tutti i suoi programmi tv, alla originalità, all'invenzione, all'inedito (prima de "Il Pap'occhio" nessuno aveva scherzato sul Papa e per questo motivo il film fu bandito dalle sale dopo 3 settimane, subendo un processo per vilipendio alla religione poi archiviato), alla bella e divertente comicità, e ci riesce benissimo. Certo, tecnicamente le scene non saranno eccellenti (ma comunque il film è girato bene e il direttore della fotografia, Luciano Tovoli, è di tutto rispetto), ma trovatemi un altro film con gag e sketch simili, dalla canzone "Non correre papà", da sbellicarsi, a "Azzurro" cantata senza parole e con pernacchie. Troviamo poi anche la partecipazione di Mariangela Melato (bravissima anche se in una piccolissima parte), Diego Abatantuono, Luciano De Crescenzo, coautore del film, ed anche un cameo di Martin Scorsese. Insomma, cosa volere di più?
Ultima nota: Pap'occhio=Pop'eye, ve ne eravate accorti?
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