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Citizen Rosi

Regia di Carolina Rosi, Didi Gnocchi vedi scheda film

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La recensione su Citizen Rosi

di alan smithee
7 stelle

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La voce appassionata e nostalgica di Carolina Rosi, ex attrice e produttrice cinematografica, nonché figlia di cotanto "Franco" (come ama chiamarlo lei sin da bambina in luogo del più ufficiale Francesco) Rosi, ci racconta che, nel 2012, quando la Biennale di Venezia decise di consegnare all'allora fresco novantenne regista, il Leone d'Oro alla carriera, lo stesso regista, onorato ed emozionato di ricevere l'ambito e meritato riconoscimento, raccontò che qualche anno prima a New York una retrospettiva interamente a lui dedicata, venne intitolata, appunto "Citizen Rosi", quasi a rimarcarne, con grande orgoglio dell'interessato, il suo primario status di cittadino, caratteristica il cui impegno civile lo ha reso, prima che ogni altro tipo di cineasta, un testimone rigoroso ed impegnato delle piaghe che hanno devastato l'Italia dai tempi della speculazione edilizia in fase di ricostruzione, fino al paese della bufera di "Mani pulite".

 

 

E la voce appassionata di Carolina, dall'ufficio paterno ove ancora si fanno spazio le carte degli appunti presi per la stesura dei suoi film culto (Lucky Luciano, Salvatore Giuliano, Le mani sulla città, Il caso Mattei, Uomini contro, Cadaveri eccellenti, Cristo si è fermato a Eboli fino a La tregua da Primo Levi), rivive, anche per mezzo di filmati d'epoca, l'assiduità, l'impegno di uomo intransigente e curioso, assetato di verità e conoscenza, ma anche ed assieme uomo e padre affettuoso e presente, nonostante tutti gli impegni e le responsabilità dei progetti ogni volta intrapresi.

Ne emerge un ritratto vivido e caldo di un uomo appassionato e tutto preso per capire e rendere noti i misteri di un paese sempre in ostaggio tra mafia e servizi segreti, malavita e associazioni segrete cospiranti, con un occhio ispirato verso il pensiero intellettuale di personaggi fondamentali ed inquieti come Sciascia, i due Levi, Carlo ed il già citato Primo, ma anche di scrittori come Raffaele La Capria, suo fondamentale collaboratore in almeno quattro suoi fondamentali film.

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