Regia di Brian De Palma vedi scheda film
L’amore può trasformarsi in un’ossessione capace di stravolgere un’intera vita? Brian De Palma, affascinato dalla lezione del suo autore di riferimento, Sir Alfred, rielabora con il suo stile conturbante e torbido, le atmosfere inquiete, intriganti e velate di sottile mistero del “Vertigo” hitchokiano, e realizza la sua personale vertigine: un vorticoso quanto, a tratti, rarefatto intreccio ( che richiama per colori e luce soffusa i noir anni ’40) di giallo e melò, morte, vendetta e incontri fatali, di (complessi di) colpe e soprattutto ossessione amorosa e suggestione psicologica. Ipnotico e carico di suspense, scandito dalle magnifiche e minacciose musiche di Herrman, il film riserva un colpo di scena finale inaspettato, che risolve, sfiorando la tragedia e la follia, la raffinata riflessione sui temi cari al regista: il mistero dell’identità e del doppio, l’eterno dualismo tra essere e apparire, la forza (distruttrice) delle passioni.
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