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Rullo di tamburi

Regia di Delmer Daves vedi scheda film

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Neve Che Vola

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Rullo di tamburi

di Neve Che Vola
6 stelle

Sono stranamente d'accordo con Morandini :

Delmer Daves fa un western non convincente impregnato di pacifismo all'acqua di rose”.
Mi spiace dover dire così, Daves mi ha regalato tra le più grandi soddisfazioni western – Quel treno per Yuma (1957), Cowboy (1958) ed anche L'amante indiana (1949) sono i miei preferiti – e può a pieno diritto essere considerato uno dei più grandi autori del genere dei gloriosi '50 e quindi in assoluto. Questo era l'ultimo western che mi mancava per completare la sua opera (a parte Il figlio del Texas del quale ho visto solo pochi minuti iniziali ma che mi parve un western moderno, a meno di qualche flashback nello svolgimento), e sono rimasto molto deluso.
Già il dialogo iniziale tra Alan Ladd ed un soldato di guardia alla Casa Bianca suona sforzato e innaturale, almeno alle mie orecchie.
Purtroppo non ho visto il film in cinemascope (2.55 o 2.35:1), ma in un formato più o meno sull'1.85:1, forse un 2:1, quindi l'uso del paesaggio non mi deve essere arrivato bene per sopperire alle mancanze che scorgevo. Neppure il colore mi ha soddisfatto.
All'acqua di rose anche i personaggi, i rapporti sono troppo poco definiti, mancanza di motivazioni convincenti, una su tutte l'uccisione dell'indiano da parte del bianco che vendica la sua “fidanzata”, interpretata da Isabel Jewell che aveva interpretato Belle Starr anni addietro accanto a Randolph Scott... veramente poco credibile... ed anche il dialogo nel finale, insomma, quando Capitan Jack/Charles Bronson osserva il proprio patibolo come se niente fosse mentre Alan Ladd gli dice alcune banalità che vorrebbero forse definire un rapporto di reciproco rispetto tra il bianco e il capo indiano...
Disappunto anche per il personaggio dell'indiana innamorata di Ladd (personaggio che a Daves doveva piacere molto visto che una squaw era al centro anche di Broken Arrow)...
Poco sopra la media di un western di routine dell'epoca, dai quali ogni tanto si ha una gradita sorpresa.
 
Lodo solo il seguente dialogo tra il dottore fanatico credente nell'intervento divino e l'indiano “buono” Manok interpretato dal di solito cattivo Anthony Caruso:
 
Dottore: “...e io so che il Signore ci guarderà dall'alto!
Manok: “Si, vi guarderà nelle vostre tombe!

 

 

Sulla regia di Delmer Daves
Da uno dei grandi westerners mi aspetto ben di più, e mi arrabbio se siamo sotto la soglia del capolavoro o perlomeno del film che spicca.

Sull'interpretazione di Alan Ladd
Meno convincente del solito.

Sull'interpretazione di Audrey Dalton
Così così.

Sull'interpretazione di Charles Bronson
Molto lodato dal Maltin per questa interpretazione, non lo trovo superiore al resto del film.

Sulla colonna sonora
Qua e là si riconosce la mano di Victor Young che nello stesso anno firma Johnny Guitar.

Cosa cambierei
Non lo so neanch'io.

 

Sulla colonna sonora

Qua e là si riconosce la mano di Victor Young che nello stesso anno firma Johnny Guitar.

Cosa cambierei

Non lo so neanch'io.

Su Delmer Daves

Da uno dei grandi westerners mi aspetto ben di più, e mi arrabbio se siamo sotto la soglia del capolavoro o perlomeno del film che spicca.

Su Alan Ladd

Meno convincente del solito.

Su Audrey Dalton

Così così.

Su Charles Bronson

Molto lodato dal Maltin per questa interpretazione, non lo trovo superiore al resto del film.

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