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Una donna promettente

Regia di Emerald Fennell vedi scheda film

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La recensione su Una donna promettente

di tobanis
7 stelle

Carino, simpatichino, interesssantino...tutto in -ino, questo film.

Il titolista italiano…spero sia un gruppo di tizi, non sia un'unica persona, un concentrato riconoscibile come malato di mente. Prendiamo questo titolo. L’originale, come capita spesso, è diverso: Promising young woman. Una giovane promettente. Si dice anche in italiano, no? Una giovane che promette bene. Che poi vedendo il film, ha anche senso. Invece una donna promettente…ma che cazzo vuol dire? Che diventerà una vecchia in gamba? Qualcuno dice “un uomo promettente”, forse? No, eh? E allora perché, perché, perché l’idiota che dà i titoli, per certo un no vax e terrapiattista, continua con le sue cazzate? Motivi di marketing? Mi immagino…una donna promettente, cinema pieni, file fino fuori. Una giovane promettente…sale vuote. Ma dai. Che poi questo rimane un film da cinema d’essai, costi minimi, incassi pure…cosa vuoi combinare, col marketing. Undici spettatori invece di 10. E vabbè. Il film è scritto bene, nel senso che è intelligente e i dialoghi sono molto (anche troppo) intelligenti. La storia è un po’ così, un po’ puerile, un po’ favoletta, un po’ sciocchina. Fino al sorprendente finale, che ribalta tutto. Dove la protagonista non è poi la protagonista. Geniale. MA, peccato, la produzione ha voluto un finale del finale, poco plausibile, molto buonista, rassicurante e va detto, a mente fredda, bruttino. Meglio molto meglio il finale cattivo. Per non fare spoiler, abbiamo questa protagonista che è un filino disturbata mentalmente, che si finge sbronza in locali notturni di modo da essere abbordata e caricata da uomini. Per…non va detto. C’è una vendetta di mezzo, diciamo. Film comunque che si segue molto volentieri, a cui darò un sette. C’è però un punto che mi ha colpito, e va detto tutto: la protagonista, Carey Mulligan, non va bene per la parte. Perché durante il film compie 30 anni e dai, non ha 30 anni. Scopro poi che ne ha solo 37 (35 mentre giravano), e cavolo gliene avrei dati di più. Sia ben chiaro: è bravissima e in questo film si mangia tutti gli altri. Non discuto la bravura, è stata giustamente candidata all’Oscar. Il protagonista maschile ne aveva 30 quando il film è stato girato e la differenza si vedeva bene anche nel film. Ma vabbè, non è importante. L’opera è piaciuta tantissimo alla critica Oltreoceano, meno a quella che seguo io; pure il grande pubblico ha molto apprezzato, soprattutto le signore. La sceneggiatura ha addirittura vinto l’Oscar; il film venne pure candidato all’Oscar, in una edizione (2021) in cui mi pare andassero in nomination cani e porci…ormai all’Academy badano più all’argomento trattato in un film che alla sua qualità. Questo non l’avrei candidato mai, ma neanche il vincente Nomadland, o Minari, o Sound of metal, o Judas and the black messiah….bleah, che edizione!

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