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Frida. Viva la vida

Regia di Giovanni Troilo vedi scheda film

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La recensione su Frida. Viva la vida

di gaiart
5 stelle

L'eleganza è connessa al dolore. La visionarietà pure. Frida Icona. Frida donna. Frida martire. Frida tradita. Frida amata. Frida incapsulata in un destino atroce che ne ha boccato la serenità, ma ne ha acuito il carisma.

L'eleganza è connessa al dolore. La visionarietà pure.

Frida Icona. Frida donna. Frida martire. Frida tradita. Frida amata. Frida incapsulata in un destino atroce che ne ha bloccato la serenità, ma ne ha acuito il carisma.

Così si profila  questa narrazione su un essere umano eccezionale, non solo come artista, pittrice eccelsa, molto più dell'orribile marito Diego Riviera, grossolano e pacchiano, forse persino invidioso dell'eleganza che egli non aveva nemmeno lontanamente. Marito "attento e premuroso, gentilissimo", decide di tradire Frida con la sorella sana. Nella giornata in arrivo del no alla violenza sulle donne, la vita di Frida come donna amante, pittrice si staglia come un simbolo netto di creatività e sensibilità, cose da non dimenticare mai.A lei che necessitava di amore doppio, non dimezzato. A lei ridotta in un letto di ospedale per mesi, anni, senza una gamba, ferita da un incidente, sventrata nella vita in mezzo al suo corpo da una lamiera di un tram, lei che subì tre aborti, a cui la vita tolse tutto. O quasi, perchè la sua forza rimase. La stessa che non anima completamente il film nonostante il materiale di vita sia pieno, gli elementi di riflessione siano molti. La pellicola risulta invece un pò scolastica e limitata all'aderenza della sua casa museo in Messico e ai dati autobiograficiperaltro utili a capirne la vita, ma non sufficienti a definire un capolavoro. Già la banalità del titolo la dice lunga.

Inspiegabili poi i momenti in cui corpo nudo di donna volteggia tra veli in camera da letto o sperso tra le rive di un fiume rendendolo equipollente a un brutto film di Malick o ancor peggio alla pubblicità di Chanel numero 5.

Quando si dice che la moda veste l'umanità e l'arte la mette a nudo.. ma, ahimè, non e questo il caso!. Meglio rimanere vestiti

 

 

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