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La parete di fango

Regia di Stanley Kramer vedi scheda film

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La recensione su La parete di fango

di bradipo68
8 stelle

Quando ancora il razzismo era la moda imperante.Oggi forse a più di uno un apologo così cristallino sull'importanza dell'antirazzismo potrà sembrare ingenuo nel suo schematismo e anche inutilmente retorico.Ma questo è il prezzo che dobbiamo pagare alla storia e al progresso.Perchè 50 anni fa(cioè quando questo film è uscito)la situazione era ben diversa.Il famosissimo gesto di Rosa Parks è datato 1 dicembre 1955.A quel tempo la parte anteriore degli autobus era riservata ai bianchi.Oggi la storia ci dice che quei tempi bui sono passati,ma nel 1958 quando uscì questo film il razzismo era ancora ben radicato nell'opinione pubblica(forse in una cospicua parte di popolazione bianca lo è ancora).Kramer,famoso per i suoi film che coniugavano spettacolarità hollywoodiana e diritti civili con questo film ottenne svariate candidature all'Oscar ma ne vinse solo due,di cui uno per l'ottima fotografia.E viene il dubbio che non sia stato premiato come meritasse per il tema non gradito a molti membri dell'Academy...La storia è molto semplice:due galeotti uniti da una catena scappano quando il furgone che li stava trasferendo ha un incidente.Dopo un iniziale ostilità razzista assolutamente speculare(perchè anche il personaggio di Poitier è razzista verso i bianchi) i due cominceranno a maturare una solidarietà reciproca fino a un gesto d'amicizia bellissimo:il nero pur potendolo fare non fugge,si ferma per soccorrere quello che ora è diventato suo amico.Le metafore affiorano abbondanti,affiora anche una strana solidarietà tra ex galeotti ed evasi,i personaggi dei poliziotti sono al limite dello stereotipo(c'è quello più illuminato che non vuole usare la violenza e gli altri che invece vorrebbero far dare una ripassatina ai due dalle zanne dei loro dobermann),c'è un personaggio femminile di rara aridità che non esiterebbe a portare il figlio dal fratello per fuggire col galeotto interpretato da Tony Curtis mandando quasi verso morte certa l'altro.Oggi siamo dalle parti del raccontino edificante ma cinematograficamente rimane l'ìndubbia efficacia dello spettacolo e due protagonisti assolutamente superbi nelle loro intepretazioni:forse sarebbe stato il caso di dare un taglio ai pezzi cantati con stile rivedibile da Poitier...ma sono sciocchezze....

Su Lon Chaney jr.

non male

Su Theodore Bikel

ok

Su Sidney Poitier

ottimo anche se non un grande cantante

Su Tony Curtis

bravo

Su Stanley Kramer

regia solida e ispirata

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