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#AnneFrank. Vite parallele

Regia di Sabina Fedeli, Anna Migotto vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su #AnneFrank. Vite parallele

di claudio1959
8 stelle

Helen Mirren ci legge “Il Diario di Anne Frank” STRAORDINARIA !!!!

locandina

#AnneFrank. Vite parallele (2019): locandina

scena

#AnneFrank. Vite parallele (2019): scena

scena

#AnneFrank. Vite parallele (2019): scena

Helen Mirren

#AnneFrank. Vite parallele (2019): Helen Mirren

scena

In Line for Anne Frank (2014): scena

Anne Frank. Vite parallele 2019 Documentario Recensione: L’attrice di livello internazionale Helen Mirren è la voce narrante del diario di Anne Frank, ne ripercorre la vita attraverso la lettura di alcune pagine del diario, collegate a lei cinque donne, ormai anziane che riuscirono a sopravvivere nei campi di stermino. Il film è una storia di resilienza, di coraggio. Il documentario illustra principalmente la vita degli ebrei rinchiusi nel campo di sterminio di Bergen-Belsen, in Germania, ove si trovano le tombe di Anne Frank e di sua sorella Margot, uccise nel 1945. Katerine, una venticinquenne(Martina Gatti) con il suo smartphone collegato al social Instagram, parte da sola per il viaggio che toccherà i luoghi della memoria ebraica ed alcune capitali d’Europa, dialogando costantemente con il famoso Diario di Anne Frank, che la ragazzina scrisse in clandestinità nella sua casa rifugio di Amsterdam, prima di essere scoperta e deportata nel campo di sterminio, ultimo suo “Domicilio conosciuto”. In sincrono con il viaggio di Katerine, su di un set, che ricostruisce la casa di Anne Frank, l’attrice Helen Mirren, ci legge alcuni passi del Diario della povera ragazzina, commentandolo, con impressioni personali. Collegati a queste sue storie, ascoltiamo le interviste di cinque sopravvissute ai campi di sterminio nazisti, sono accomunate ad Anne Frank, perché coetanee a lei diventata il simbolo della shoah, il volto iconico di questa disumana tragedia. Scorrono sullo schermo immagini agghiaccianti e reali di tutto questo orrore filmate dagli stessi nazisti, il genocidio più documentato della storia dell’umanità. Un film che emoziona, ci fa riflettere grazie all’ottimo lavoro di Sabina Fedeli ed Anna Migotto, le due registe. Un film di montaggio, ma realizzato in una maniera nuova, autoriale. La descrizione di una ragazzina intelligente ed incuriosita, dotata di spirito di osservazione, dobbiamo questa testimonianza grazie al padre Otto Frank, che fece pubblicare il diario rinvenuto. Un film credibile, assolutamente non retorico, grazie alle toccanti testimonianze delle cinque donne, che ricordano particolari inediti, della loro esperienza. Un documento agghiacciante, un film da vedere, per non dimenticare mai, cosa è riuscito a compiere l’essere umano,contro altri suoi simili, soprattutto gli omicidi dei bambini, un’intero patrimonio di future genialità inespresse e distrutte, cosa potevano diventare, se le loro giovani vite recise sopravvivevano. Come oggi nella guerra dei russi contro gli ucraini, sono le morti dei bambini che ci strappano il cuore, il genocidio degli innocenti, il simbolo della malvagità è crudeltà del male. Voto 8 

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