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Odio l'estate

Regia di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Massimo Venier vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Odio l'estate

di Furetto60
7 stelle

Commedia corale, simpatica e divertente. Trio in gran forma. Ottima la regia di Venier

Tre famiglie diverse sia per estrazione sociale, che per abitudini e cultura, lasciano Milano per recarsi su un’isoletta del sud, dove hanno affittato una casa per trascorrere le sospirate vacanze, che per un disguido dell'agenzia immobiliare, scoprono essere la stessa per tutti. Dunque per risolvere la disputa si rivolgono al maresciallo dei carabinieri del paese, un grandissimo ed esilarante Michele Placido, serafico e saggio, il quale, per evitare lungaggini burocratiche e giuridiche, consiglia loro, semplicemente di convivere tutti assieme nell'abitazione, che è grande ospitale e confortevole , dividendosi in modo più o meno equilibrato gli spazi, Dopo qualche indecisione, ma l’estate è corta, fa caldo e tutti hanno bisogno di relax, decidono di fare buon viso a cattivo gioco, e accettano  di coabitare.  Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti, sono i tre padri di famiglia, Aldo è un  nullafacente e ipocondriaco, con un debole per la musica  di Massimo Ranieri, ha tre figli, di cui il più grande, Salvo, in libertà vigilata per un furto di un motorino, possiede un ingombrante cane di nome Brian ed è sposato con l’abbondante e simpatica Carmen che si diletta a fare i tarocchi, poi c’è  Giovanni, un perfezionista eternamente indaffarato a inventare  regole e teorie, ma al quale manca sempre l’ultima parolina, ha un negozietto di articoli per scarpe ereditato dal padre, sull’orlo del fallimento, destinato a chiudere, sposato con Paola, ha una figlia, Alessia. Giacomo, invece, è un dentista di grido, anche se poi scopriremo, dalla condotta professionale, non sempre irreprensibile, sulla spiaggia incontra un paziente arrabbiato, vistosamente vittima della sua imperizia, con la moglie Barbara nevrotica e ansiosa e un ragazzino dodicenne, Ludovico figlio della moglie, in piena crisi preadolescenziale e con il quale non riesce a comunicare. Nel corso della vacanza emergono i tanti problemi delle famiglie chi non ne ha? Giacomo è alle prese con una moglie che c’è l’ha col mondo intero, iperprotettiva nei confronti del figlio Ludovico, al quale toglie l’aria, che, a sua volta, si sente poco apprezzato e preferisce giocare con i videogame anziché parlare con il patrigno, Giovanni dal canto suo è molto inibito e parla poco con la famiglia, Aldo sembra il più superficiale, si dà molto da fare la notte con la moglie, mentre tutti con malcelata invidia sentono i loro gemiti. La convivenza coatta  dopo le iniziali baruffe, fa avvicinare emotivamente  i tre mariti, che iniziano a dialogare e a confidarsi, cercando solidarietà sui problemi da affrontare: dopo un primo viaggio in macchina alla ricerca del cane, che si era smarrito, i tre ne affrontano un secondo, stavolta per riprendere Ludovico, che era scappato dopo un litigio con il patrigno ed era andato a Follonica da Else, una sua amica danese, dove vengono cooptati da Helmut, il padre per una partita di calcio in spiaggia. Le tante cene e le tantissime vicissitudini insieme, fanno rompere il ghiaccio e avvicinano sempre di più i tre protagonisti. Anche le tre mogli, che all'inizio non andavano molto d’accordo, cominciano a legare e a divertirsi insieme, arrivano a fumare una canna e a fare un bagno nude in notturna  Ciliegina sulla torta  Aldo, Giovanni e Giacomo fanno tappa a Santa Marinella per assistere ad un concerto estivo di Massimo Ranieri, idolo di Aldo. Giacomo, grazie ad un favore concesso in passato al cantante napoletano, consente ad Aldo l’esibizione che ha sempre sognato riuscendo a fargli perdere la sua paura del palcoscenico, durante il rientro, Aldo non si sente bene, ricoverato in ospedale, confida di essere affetto da un tumore in fase terminale che ha tenuto all’oscuro di tutti, volendo trascorrere i tre mesi di vita che gli restavano nel modo più allegro e spensierato possibile. Alla fine, di nuovo in Puglia, le tre famiglie festeggiano la fine dell'estate tenendosi per mano, più unite che mai, e guardando dalla spiaggia i fuochi d'artificio della festa che celebra la fine della stagione estiva La pellicola è una divertente commedia corale,  frutto di una riuscita sinergia tra artisti e operatori tutti, che hanno lavorato con profitto: Vittorio Omodei Orini che realizza una buona fotografia, Brunori Sas che compone una orecchiabile colonna sonora. La sceneggiatura è solida, ricca di  dialoghi scoppiettanti e il montaggio ha buon  ritmo, frutto di un lavoro a più mani. Le attrici che vestono i panni delle mogli dei tre protagonisti non sono solo spalla, ma contribuiscono appieno all’evoluzione drammaturgica delle vicende. Ottima la regia di Massimo Venier, che è riuscito nell’impresa di ritrovare la vecchia intesa con gli attori e buonissima la performance del trio.

 

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