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Sulle ali dell'avventura

Regia di Nicolas Vanier vedi scheda film

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La recensione su Sulle ali dell'avventura

di articolotre
6 stelle

Non ereditiamo la terra dai nostri padri, la prendiamo in prestito dai nostri figli

Riconosco di avere anch'io i miei pregiudizi e la programmazione su Sky Family la salto. Capisco che film di buoni sentimenti, o fantasy o di animaletti che parlano possano piacere anche a un adulto, ma preferisco vederne altri. Ho fatto un'eccezione per Sulle ali dell'avventura perché qua e là ho trovato valutazioni contrapposte: da ottimo film educativo a film altamente diseducativo, una tematica che mi sta a cuore.

"Non ereditiamo la terra dai nostri padri, la prendiamo in prestito dai nostri figli" è la frase finale del film. Niente paura: viene detta una sola volta alla fine, mentre scorrono i titoli di coda, prima nessuno rompe le scatole con massime o sentenze.

 

Non è un film per bambini, e se è per famiglie non lo è in senso limitativo (meglio dire "anche" per famiglie). Non è un film direttamente didascalico, pedagogico, o lo è in quanto racconta una storia che può insegnare qualcosa a chi sia disposto a cogliercela.

Per intenderci, il film fa vedere-esemplifica-insegna che puoi avere un sogno; che non occorre sia nell'elenco ufficiale dei sogni importanti, basta che sia il sogno in cui credi; che non si realizzerà da sé, sei tu che devi cacciartela; che è bene avere qualcuno che lo condivida, almeno un paio di amici; che può costare sacrifici e devi vedere se sei disposto a farli e qualcos'altro ancora.

 

In generale il film può piacere a chi è interessato ai temi ambientali, al problema del sovrasfruttamento e del conseguente stato di sofferenza del pianeta, a chi si pone il problema del progressivo snaturamento del rapporto fra l'uomo e gli altri viventi, in primis gli animali. In particolare piacerà a chi è sensibile al tema della scomparsa di sempre più numerose specie animali, argomento specifico del film nel quale un padre, perso via nella sua ossessione di salvare le ultime oche di una specie a rischio, riesce a coinvolgere il figlio quattordicenne che si darà da fare quanto lui.

 

Certo bisogna riconoscere che di limiti-difetti il film ne ha tanti. La storia è monotematica, cerca di essere verosimile ma non sempre ci riesce, il fuori dalla storia portante è esile e prevedibilissimo, qua e là trasuda un po' di dolciastro, le ingenuità non mancano e non c'è il grande attore o la grande regia… però ci sono bellissimi paesaggi! 

 

Per me tre stelle le vale.

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