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The Nest (Il nido)

Regia di Roberto De Feo vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su The Nest (Il nido)

di Marco Poggi
6 stelle

Pellicola ambientata tutta, o quasi, in una villa fuori città, dove una coppia cresce un ragazzino disabile con la passione del pianoforte. Tutto è vintege, finché non arriva una ragazzina moderna che invita il protagonista a uscire fuori dalla sua casa/prigione.

Pellicola notturna ambientata tutta, o quasi, in una villa fuori città, dove una coppia cresce un ragazzino disabile con la passione del pianoforte. Tutto è vintage, (le scene della villa sembrano ambientate negli anni'50 e non ai giorni nostri) finché non arriva in quella villa  una ragazzina moderna che invita il protagonista a uscire fuori dalla sua casa/prigione (bellissima la scena in cui i due escono e vanno a divertirsi nel lago, accompagnati dal padre di lui , ma anche quella quando la ragazza lascia il suo I-pod nella stanza del bambino, per fargli conoscere la musica moderna). Nel film, però, vivacchiano i dottori pazzi con macchine per l'elettroahock al seguito  (che strizzano l'occhio alle scene di "ARANCIA MECCANICA" e di "QUALCUNO VOLO' SUL NIDO DEL CUCULO"), , i guardiani pervertiti e matti, le madri severe e dagli sguardi sinistri e i padri malinconici e rassegnati (che sembrano uscitI da un episodio dell'anime nipponico "BEM, IL MOSTRO UMANO"), in un'atmosfera buia e claustrofobica che non promette nulla di buono. Pre-finale abbastanza inquietante, perchè prepara gli spettatori allo shock che conclude la vicenda. Il film non è un'orgia di sangue, ma un horror psicologico all'italiana e questo non è da poco..

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