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Un giorno di pioggia a New York

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su Un giorno di pioggia a New York

di diomede917
8 stelle

Questa Stagione cinematografica, quasi involontariamente, ha portato in sala le opere di due registi che, attualmente, sono più in voga per le loro vicende personali che per la loro memorabile  filmografia.

Ed entrambi si dimostrano degli ottantenni molto sul pezzo dal punto di vista professionale.

Sia Polanski con L'ufficiale e la Spia che Woody Allen con questo gioiellino dal titolo "Un giorno di pioggia a New York" dimostrano che hanno ancora qualcosa da dire e tanto da insegnare.

Sempre "Cinematograficamente" parlando.

Woody Allen realizza un film all'apparenza "Minimal" mettendoci dentro una sorta di The best of...però questa volta c'è un qualcosa di nuovo.

Sarà la giovane età dei due protagonisti, ma il film ha una linfa vitale formata da un fuoco di fila di battute che non vedevo e sentivo da tempo.

Il regista segue le 24 ore a New York di una giovanissima coppia di studenti-fidanzati Gatsby (un nome a caso vero? Se poi aggiungiamo che fa Welles di cognome) e Ashleigh interpretata dal nuovo che avanza Timothèe Chamalet e Elle Fanning.

Lui Newyorkese innamorato di New York, in un perenne conflitto con la sua ricca famiglia che ha nel gioco del poker e nel suonare il pianoforte la sua valvola di sfogo per dimostrare chi sia veramente.

Lei è una figlia di banchieri dell'Arizona molto sempliciotta che deve andare a New York per intervistare il suo regista preferito per il giornale della scuola.

Nonostante i programmi le strade dei due si separeranno in un percorso circolare e molto personale all'interno della vera protagonista del film: New York.

Una New York che sotto la pioggia diventa ancora più jazz e più bella.

In "Questo giorno di pioggia" incontreranno persone, faranno esperienze e sopratutto faranno i conti con loro stessi e le loro aspettative nonostante i loro 20 anni.

Gatsby come sempre è l'alter ego del regista. Colto, goffo, musicista, con la battuta tagliente come un rasoio e la faccia di uno che gioca a poker anche nella vita.

Ashleigh è un po' svampita e un po' oca, sembra Alice appena entrata nel paese delle Meraviglie che interagisce con 3 uomini tanto affascinanti nell'apparenza quanto deboli e totalmente privi di palle nella realtà. Uomini che però sono molto tentatori nel subcoscio della ragazza che singhiozza ogni volta che si sente eccitata. E tra Leiv Schreiber, Jude Law e Diego Luna c'è da strozzarsi.

Woody Allen sembra aver attinto dalla gioventù dei due protagonisti. Il film è intriso da una leggerezza che non pare quasi sua.

E' un Woody Allen molto innamorato con nostalgia ridotta al minimo e un pessimismo lasciato a casa.

Un paio di sequenze veramente molto belle che ti rimangono dentro come l'intervista di Ashleigh a Roland Pollard ("Non è facile trovare giovani che conoscono De Sica e Renoir" "Amo i registi europei. Il mio preferito è Kurosawa") o il confronto finale tra Gatsby e la madre che sarà rivelatorio anche per le sue scelte future e per accettare la sua vita un po' romantica e un po' puttana.

Un giorno di pioggia a New York è un film leggero e godibilissimo con ritmo tutto suo che sta nel mezzo tra il Jazz e i battiti del cuore sperando di trovarsi a Central Park e dare un primo bacio alla persona che ami, senza darsi un appuntamento, perchè New York sa quando ti devi incontrare con il tuo destino.

Voto 7,5

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