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Il convento - Heretiks

Regia di Paul Hyett vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il convento - Heretiks

di undying
5 stelle

Horror conventuale inglese, di ambientazione medievale, non originale per contenuto ma molto ben realizzato. Terzo lungometraggio in regia per l'effettista (all'opera anche in The descent) Paul Hyett.

 

locandina

The Convent (2019): locandina

 

Inghilterra, 1.619. In un convento avviene un massacro, compiuto da una monaca indemoniata. Quarant'anni dopo, Persephone (Hannah Arterton) fa un sogno inquietante, nel quale vede andare a fuoco la fattoria in cui vive. Sogno che, tragicamente, il giorno seguente si avvera con l'ulteriore dramma della madre arsa viva tra le fiamme. Ecco perché, in breve, Persephone si trova di fronte ad un determinato inquisitore (Michael Ironside) che non esita a condannarla per stregoneria. Per eludere la pena capitale al rogo, Persephone accetta l'intermediazione di una suora: potrà essere accolta in convento, ove espiare in compagnia di altre peccatrici, le sue colpe. Poco dopo essersi insediata nel sacro luogo, la ragazza deve sottostare alla rigida legge della madre superiora (Clare Higgins). Non solo, frequenti visioni la portano a sospettare che tra le mura del convento operi una forza demoniaca. Quando suor Bernardine viene trovata morta, con gli occhi strappati dalle orbite, i dubbi di Persephone diventano certezza.

 

scena

The Convent (2019): scena

 

Torna sulla scena Paul Hyett, regista (nonché già tecnico degli effetti speciali) di buone promesse (The seasoning house e Howl), coinvolto in questa produzione inglese di ampio respiro. Come già dimostrato in precedenza, la classe in regia c'è tutta e anche The convent può contare su movimenti e punti macchina originali e pertinenti al contesto di claustrofobico terrore. Particolarmente violento, con insistite scene di eyes violence (bulbi estrapolati a mani nude, occhi bruciati e iride fosforescente nelle suore invasate) The convent può contare anche su un'ottima scenografia, costumi e ambienti in perfetto stile medievale e una fotografia dai toni cupi ma sempre ben illuminata e dagli accesi cromatismi.

 

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La sceneggiatura purtroppo presenta parecchie lacune, sviluppandosi -dal secondo tempo in poi- nel classico horror demoniaco (con comparsa di un cornuto satanasso) con suore possedute (vive e morte come ritornanti) che assediano le sorelle nel convento. Visivamente molto curato, con momenti di certo effetto (gli occhi che brillano nel buio delle stanze) e un clima di costante angoscia. Anche il reparto acustico, da assaporare in dolby 5.1, dispensa senza sosta inquietanti rumori, sussurri e grida. Gli effetti speciali, perfetto connubio tra protesi e CGI, raggiungono spesso l'effetto disgusto. Da segnalare il cameo di Michael Ironside, sulla scena una manciata di minuti e un finale purtroppo terribilmente scontato, con il classico edificio in fiamme. Presentato nell'agosto 2018, in anteprima, al FrightFest London, a fine maggio del 2019 verrà distribuito nelle sale cinematografiche della Polonia e -limitatamente- in quelle USA.

 

scena

The Convent (2019): scena

 

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