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All'ombra della Luna

Regia di Jim Mickle vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su All'ombra della Luna

di alan smithee
6 stelle

NETFLIX
Siamo nel 1988 ed una serie di morti misteriose per dissanguamento colpiscono una sera come tante in cui è in servizio il tenace ed ambizioso poliziotto Thomas Lockhart, che viene distolto dall'accudire la moglie incita, per raggiungere i luoghi dei decessi, L'uomo finisce per appassionarsi ai casi, nota una ferita al collo che caratterizza tutte le vittime, e si accanisce per scoprire il nesso che lega quelle vittime. Al quarto episodio, la vittima viene ritrovata ancora in vita e rivela al poliziotto la presenza di una killer misteriosa. Intanto la moglie viene ricoverata d'urgenza per partorire ed una disgrazia diventerà per l'uomo il suo più doloroso fardello, assieme al fatto di non aver risolto il caso.

Gli episodi si ripetono nel 1997, poi nuovamente nove anni dopo, sempre nel medesimo giorno, poi nel 2006 ed infine nel 2015, quando il nostro poliziotto, ormai anziano, solitario e considerato folle, si cimenterà in quello che si trasformerà nell'ultimo tentativo di venire a capo di un mistero dai contorni fantascientifici forti della presenza di una donna dai poteri misteriosi, in qualche modo responsabile di tutti quei crudeli fatti di sangue.
Il ritorno in regia dell'ammirato cineasta Jim Mickle, osannato dai tempi del suo penultimo lavoro, il noir Cold in july e poi grazie a questo divenuto oggetto di cinefilo recupero in tutta la sua tutt'altro che numerosa, ma decisamente interessante carriera precedente, corrisponde ad un caotico, galvanizzante quanto dispersivo thriller dai contorni fantascientifici che riesce tutto sommato a coinvolgere lo spettatore, lungo la sua prima galvanizzante parte, salvo poi esagerare nell'evolversi della ingarbugliata vicenda, e peccare decisamente sul coté fantastico, laddove il risvolto thriller risultata al contrario completamente convincente.

Ma tutta la prima parte notturna dedicata alle morti improvvise per dissanguamento risulta davvero tesa e convincente, degna per atmosfere e ritmo ad un thriller cupo alla Friedkin.
Nel cast segnaliamo la prova convinta e di buon livello del protagonista Boyd Holbrook, bravo anche se probabilmente sottoposto ad un make up tendente ad invecchiarlo nelle varie epoche che caratterizzano la vicenda, a tutti gli effetti piuttosto approssimativo.
Gli fa da contraltare - invero senza brillare particolarmente - un interprete già incontrato nella carriera di Mickle, ovvero l'inquietante Michael C. Hall
 
 
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