Parto da una considerazione molto controversa: Craig è il miglior Bond di sempre, al pari di Connery, ma solo perché Sir Sean è stato il primo, e senza di lui la leggenda non sarebbe nata.
Il resto (vuoi per doti recitative, vuoi per trame ridicole) è materiale di basso livello.
Craig è il primo ad aver unito tutti gli aspetti del VERO agente segreto James Bond: ironia, spietatezza, forza, determinazione, sofferenza, quella sensazione di avere sempre la morte accanto...
E in più ha dato anche tridimensionalità a un personaggio che dopo Lazenby era più simile a un cartonato che a un essere umano!
Questo film, poi è la degna, enorme, delicatissima e violentissima conclusione del suo incredbile viaggio.
Non siamo più di fronte solo a una spietata macchina per uccidere, ma a un uomo che con coraggio indomito, paga lo scotto dei suoi errori e dei suoi fallimenti, un uomo che non si tira indietro davanti a nulla, e non si ferma mai fino ad aver raggiunto il suo obiettivo.
E' un film che non conosce vie di mezzo: o si ama follemente o si odia senza pietà, ma che è di una tale coerenza con il percorso di James Bond, che senza dubbio travalicherà lo stesso agente 007 e resterà nella storia.
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