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Birthday

Regia di Jong-eon Lee vedi scheda film

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La recensione su Birthday

di alan smithee
6 stelle

locandina

Birthday (2019): locandina

FEFF 21 - UDINE. CONCORSO. "powerful and emotional drama". La tragedia del naufragio del traghetto Sewol del 16 aprile 2014, permette alla regista esordiente nel lungometraggio di fiction, ma già collaboratrice del grande Lee Chang-dong, ovvero Lee Jong-un, di tralasciare le connotazioni tecnico-politiche a proposito di un fatto di cronaca tra i più devastanti e drammatici della recente storia coreana (304 vittime di un affogamento di massa, con grande maggioranza studenti liceali), di tenersi alla larga dal raccontare o interpretare le dinamiche materiali di un incidente difficile ancor oggi da spiegare, o dei falliti tentativi di soccorso, evidentemente non adeguatamente organizzati. Il film punta piuttosto, con tutta l''introspezione e la finezza intima del caso, di dar voce ai superstiti di questa tragedia; o meglio ai familiari costretti a sopravvivere ad una perdita così lancinante come quella di un figlio o di un fratello.

scena

Birthday (2019): scena

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Birthday (2019): scena

Per questo la vicenda sceglie di concentrarsi sulla storia di un padre di famiglia che torna in patria, dopo anni trascorsi in Vietnam, a seguito di un periodo tormentato della propria carriera lavorativa vissuto come dirigente di una azienda coreana stanziata in quel paese. La moglie, tuttavia, non lo vuole con sé, distrutta dalla morte del figlio nel disastro di cui sopra, e la figlioletta manco riesce più a riconoscerlo. L'uomo però saprà riconquistarsi almeno la fiducia della bambina, ma non quella della moglie, devastata dal dolore, protesa ad isolarsi e tendente ad estraniarsi da ogni forma di aiuto psicologico appositamente predisposto per alleviare quel dolore incancellabile.

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Birthday (2019): scena

L'idea di festeggiare il compleanno del figlio defunto assieme ad alcune altre famiglie della associazione che assiste i parenti delle vittime, si rivelerà una scelta infelice solo all'inizio, riuscendo a divenire in seguito l'insperato elemento focale necessario per spingere la donna ad affrontare con successo una elaborazione di un lutto apparentemente impossibile da sostenere. Sorretta dalla splendida interpretazione dei due protagonisti, Sul Kyung-gu nel ruolo del marito remissivo e paziente, incapace di tirar fuori una disperazione che invece trabocca dai comportamenti della consorte, ma soprattutto della bellissima Jeon Do-yeon, già premio a Cannes nel 2007 per la magnifica prova dimostrata in Secret Sunshine di Lee Chang Dong, per l'occasione premiata qui al FEFF con il Golden Mulberry Award alla carriera e qui nuovamente magnifica, intensa e struggente - Birthday si presenta come un intenso melodramma inesorabilmente strappalacrime, ma sostanzialmente riuscito.

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Birthday (2019): scena

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Birthday (2019): scena

Un'apertura del Feff coi fazzoletti inevitabilmente alla mano, in un'opera che riflette nell'intimo sulla gestione concreta e sull'accettazione drammatica di una perdita così ingestibile come è quella di un figlio adolescente dinanzi ad un genitore. E se l'intensità e la potenza dello sguardo non sono certo all'altezza di pellicole perfette come quella del giapponese Departures di Takita Yojiro, vincitore proprio del FEFF nr. 11 nel 2009, lo sguardo intenso e colmo di sottigliezze sui risvolti più intimi che legano una più o meno funzionale intesa familiare, appaiono degni dell'introspezione accurata ed intima di molte opere di Kore-eda. Certo l'afflato melodrammatico, verso la fine, prende sin troppo il sopravvento con il giungere della vicenda al drammatico epilogo-presa di coscienza, e il film pare sbandare sin troppo su una scelta lacrimevole sin troppo marcata o fuori controllo che ne compromette, almeno in parte, la lucidità di fondo degli intenti, al contrario piuttosto evidente.

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