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Dune

Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film

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Thrombeldimbar

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Dune

di Thrombeldimbar
5 stelle

Dune di Denis Villeneuve.. vediamo un po' da dove cominciare... Ah già, dalle mie prime impressioni personali ovvio, e da dove altrimenti? Le mie impressioni vogliono esprimere un po' di delusione, nel constatare che il remake dell'omonimo lungometraggio del millenovecentottantaquattro diretto dal singolare regista David Lynch. Tratto a sua volta dal primo libro della magistrale epopea scritta dal famoso scrittore di fantascienza statunitense Frank Herbert, subisca incondizionatamente tutta la crisi creativa del cinema d'intrattenimento statunitense, integrato già da tempo nel sistema del marketing strategico dove ristagna la poca originalità e le troppe reminiscenze. Ecco quindi giungere in tutte le sale del mondo il filmone, (l'ennesimo remake) dell'anno, ultradispendioso in termini di risorse tempo e denaro, e, naturalmente già ritenuto un capolavoro dalla propaganda pubblicitaria del business. 

 

La trama del film sostanzialmente è questa: (alarm spoiler spoiler!.. Niente panico questa volta non mi dimenticherò di cliccare "Alert Spoiler" come da buona prassi, ma è doveroso raccontare un po' di storia ai lettori che non hanno mai approfondito l'universo Dune). Siamo nell'anno 10191 in un angolo imprecisato dell'universo. Sul pianeta Caladan regna il saggio duca Leto Atreides, incaricato dall'imperatore stesso, alla raccolta della preziosa spezia che si trova in tutto l'universo conosciuto solo sul torrido e desertico pianeta Arrakis. La spezia anche chiamata "melange" è la sostanza più importante dell'impero, capace di rigenerare e ringiovanire in parte il corpo e la mente, consentendo per lo più di viaggiare nel cosmo e raggiungerne ogni suo punto senza l'ausilio della locomozione. Sul pianeta Giedi Primo nel frattempo il crudele barone Vladimir Harkonnen, dell'omonima casata, giura vendetta su gli Atreides ed il duca, essendo stato spodestato dalla raccolta della spezia e da gli enormi guadagni dall'imperatore. Lo scontro fra i contendenti sarà imminente ma non entusiasmante, forse un po' troppo sbrigativo nella parte iniziale. Tutti gli attori in battaglia sono credibili ma non abbondano..

locandina

Dune (2021): locandina

 

Ci sono altri aspetti che non mi sono piaciuti proprio per nulla. Partiamo in primis dalla fotografia, fredda, le tonalità delle ambientazioni sono racchiuse in una bolla dal colore plumbeo che non sono adeguate per descrivere il deserto rovente del pianeta Dune, ma non solo.. La scenografia è sciatta soprattutto se paragonata, con le dovute proporsioni ovviamente, a quella del precedente film del regista americano. Ne sono un esempio lampante le ricostruzioni e i dettagli di qualunque ambiente interno. Quelle del primo Dune erano bellissime anche se strizzavano l'occhio al film di serie B. Queste a stento rasentano la sufficienza. Ma come, con tutti i soldi spesi questo è il risultato? Decisamente mediocre altroché. Il protagonista del film il figlio del duca, Paul Atreides, dopo essere scampato alla morte cerca di riordinare le idee insieme alla madre ma deve far fronte ai pericoli e le tante difficoltà che il deserto presenta. Le mostruose creature che strisciano sotto le sabbie rappresentano un vero pericolo ma anche un'arma a doppio taglio...

 

 I Fremen

 

La schiva popolazione autoctona del pianeta Arrakis, comunemente chiamato Dune, sa nascondere bene la loro civiltà e spiritualità sotto un velo gretto, quasi primitivo. Il merito dell'invenzione della sofisticata tuta Fremen di fatti va completamente a loro. Con una tuta in buono stato è possibile sopravvivere in pieno deserto per giorni, la tuta è in grado di filtrare sudore corporeo ed estrarre acqua dalle urine per riconvertire il tutto in acqua refrigerante da bere. 

I fremen sono dei guerrieri valorosi, fedeli alle proprie radici e tradizioni. Vivono come ombre evitando i nuovi coloni. In realtà non tollerano lo sfruttamento del pianeta. La spezia è sacra donando ragione e consapevolezza. Verrà il giorno del riscatto e la vendetta cadrà come maglio pesante sopra gli Harkonnen.. 

 

Per quanto sentito dire, l'ultima fatica di Villeneuve denota una buona trasposizione audiovisiva del romanzo Herbertiano. Le mie sensazioni emozionali rimangono fedeli all'opera di Lynch, non me ne vogliate, devo ammettere che, trattasi per lo più di gusto personale e non di un vero giudizio critico non so se avrei la certezza di sbagliarmi anche se avessi letto l'omonimo libro. Boh! Il fatto è che questo film non mi abbia invogliato un granché a risolvere questo mistero.

 

Il Kwisatz Haderach. La figura messianica deve ancora avverarsi, giungere dal nulla anche in forma embrionale come nella religione ebraica. Arrakis prosciugato di linfa vitale soffre e i Fremen con lui.. La venuta di un giovane dal sangue nobile è solo un mito? Chissà se la profezia si avvererà? 150 minuti sono tanti e nel film manca il finale perchè concepito in due episodi. Sono rimasto amareggiato dal fatto che dovrò non aspettare abbastanza tempo per vedere come si svolgeranno gli eventi nel secondo episodio. Mentre a Lynch erano bastati circa 130 minuti per raccontare l'intera storia del primo libro. Il film è godibile comunque ho visto molto di peggio, ma non offre niente più rispetto al precedente. Mio modestissimo parere? Remake evitabile? Non ne ho la certezza piena ma a me questo Dune non ha convinto. 

 

Cast parziale: Timothèe Chalamet (Paul Atreides), Zendaya (Chani Kynes), Rebecca Ferguson (Lady Jessica), Jason Momoa (Duncan Idaho).

 

5-4/10

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