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L'hotel degli amori smarriti

Regia di Christophe Honoré vedi scheda film

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La recensione su L'hotel degli amori smarriti

di alan smithee
6 stelle

CINEMA OLTRECONFINE - FESTIVAL DI CANNES 2019 - UN CERTAIN REGARD - PREMIO MIGLIOR INTERPRETE A CHIARA MASTROIANNI

Il passato che torna a far visita per aiutarci a fare il punto di un'unione nata troppo prematuramente, ed apparentemente finita nell'incomprensione.

E' così che finisce la storia lunga oltre un ventennio tra Richard e Marie, sposatisi a vent'anni dopo una breve, cocente passione.

Quando il distratto Richard scopre, grazie ad un sms spudorato, inequivocabile e rivelatore, che sua moglie lo tradisce con un (in realtà chissà quanti) bel ragazzo della metà dei suoi anni, non è lui a fuggire, bensì lei. Ma la fuga della donna sarà breve, almeno in termini di distanza. Si stanzierà nell'hotel sito proprio di fronte all'appartamento di Richard, in modo da spiarlo, osservarlo, per comprendere se e quanto vale ancora la pena di tornare da lui. 

Ma nella stanza 212, Marie diverrà l'oggetto di una frenetica frequentazione da parte di tutti i personaggi che, in qualche modo, hanno contraddistinto le sue storie ed avventure sessuali, ivi compresa quella di suo marito Richard, che si materializzerà nei panni di se stesso ventenne, a contendere la moglie ancor bella, dai numerosi spasimanti suoi coetanei.

Il malizioso, piccante viaggio a ritroso intrapreso da Marie per comprendere gli enigmi del suo confuso presente, consente al bravo regista Christophe Honoré di mettere in scena un gustoso teatrino dei sentimenti in cui poesia ed erotismo si cedono il passo alternandosi entro un viaggio rivelatore in cui il passato insegna al futuro le regole che divengono il fulcro ed il segreto per una duratura convivenza.

La commedia pimpante ed ironica si avvale di un cast di bravissimi e noti attori francofoni (Benjamin Biolay, Vincent Lacoste, Camille Cottin, persino Carole Bouquet sempre radiosa, regale e magnifica anche se impegnata in sole due pose), tra cui spicca una più spontanea e convincente del solito Chiara Mastroianni davvero brava nell'interpretare le sfaccettature e le tensioni vitali che convivono burrascosamente nel bel corpo di una splendida quarantenne vitale e per nulla rassegnata a rinunciare ad essere corteggiata.

Quella della figlia di Marcello e Catherine, risulta come una delle sue migliori performance di sempre, ed il prestigioso riconoscimento ottenuto in sede festivaliera "auprès du" Certain Regard, risulta pienamente condivisibile e coerente. 

 

 

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