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La famiglia Addams

Regia di Greg Tiernan, Conrad Vernon vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su La famiglia Addams

di Marco Poggi
7 stelle

In questo film animato della famiglia Addams, che affonda le sue radici più nel fumetto da cui tutto partì che dal telefilm, i cartoon o i film anni '90, gli indiscussi eroi della pellicola sono Mercoledì e Pugsley; in particolar modo la prima, alle prese con l'accettazione del diverso, i primi amici "normali" e i problemi della crescita.

Nuovo lungometraggio cinematografico sulla famiglia Addams, stavolta animato in stile grottesco, come se a dirigerlo fosse Tim Burton anche se l'ex-enfant prodige degli anni'90 non ha nulla a che fare con il progetto (purtroppo). In questo prodotto animato che affonda le sue radici più nel fumetto di Charles Addams che dai telefilm degli anni '60 girati in un ispirato bianco e nero, dalle diverse serie a cartoon, spesso a firma Hanna & Barbera, o dai film live action degli anni '90, di Barry Sonnenfield (troppo incentrati su Fester Addams, a mio dire, che qui torna a fare solo lo zio in stile Jackie Coogan), gli indiscussi eroi  sono Mercoledì e Pugsley (e sì, qui ci sono pochi baciamano fra Gomez e Morticia, inquadrati più come dei genitori preoccupati, che come amanti focosi - anche se ai due è riservato un prologo tutto da godere -); in particolar modo la prima (più in stile macabro alla Christina Ricci dei film i trent'anni fa, che all'infantile Lisa Loring del serial tv anni'60 che si accontentava di  mozzare le teste alle sue bambole, perché, oltre a tormentare il fratello, quest'ultima fa risorgere le rane dall'oltretomba...e notate che treccine strane che ha, sembrano delle corde da impiccarsi, mentre il fratello sembra un vero teppista, ma questo è il bello -), alle prese con l'accettazione del diverso (dove i diversi sono le persone che si credono comuni e non gli Addams), i primi amici "normali" di scuola (vedi Parker, la ragazzina sfigata che vede in Mercoledì un esempio da seguire e viceversa) e i problemi della crescita (i primi litigi fra Mercoledì e Morticia e persino la mazurka della sciabola, sorta di cerimonia d'iniziazione degli Addams,  adorata da Gomez, ma detetestata dal piccolo Pugsley, che preferisce lanciare bombe e fare esplodere le cose) . Non manca il consueto campionario di parenti stralunati che, oltre al cugino It, la nonna (perfettamente in sintonia con la non più giovane cantate Loredana Berté),e lo strambo zio Fester (doppiato da un irriconoscibile Roul Bova), fa visita al tetro maniero di Morticia e Gomez. Esilarante l'antagonista, Margaux Needder, una presentatrice di reality show, dal ridicolo ed esagerato taglio di capelli, che, per i propri interessi, aizza la gente comune contro i nostri, in stile Frankenstein, affascinante la Morticia animata doppiata, in originale da Charlize Theron (e in Italia dall'imitatrice/presentatrice Virginia Raffaele che sembra rifarsi a Fabrizia Castagnoli, la doppiatrice dell'inarrivabile Morticia di Caroline Jones), buono l'omaggio finale alla sigla del serial.

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