Regia di Robert Eggers vedi scheda film
Che delusione, ahimé! Dopo l'esordio folgorante di The VVitch e dopo le recensioni entusistiche seguite alla presentazione in anteprima a Cannes lo scorso anno, mi aspettavo l'opera matura di un giovane regista capace di portare nel cinema una ventata nuova. Ho trovato invece un film lento e presuntuoso, soprattutto minato da una sceneggiatura inadeguata. Nulla da salvare? Non proprio. La fotografia è splendida (ma quante opere scadenti abbiamo visto con una splendida fotografia?), la regia è professionale, la recitazione adeguata allivello degli attori. Niente altro. Restano l'assenza totale di tensione narrativa e la pretenziosità, il tentativo (a quanto pare, almeno in parte riuscito) di accattivarsi la critica con furbi messaggi: il formato insolito, i richiami al cinema surrealista, un testo criptico che maschera un'ineguadezza di fondo. Se ha l'ambizione di presentarsi come regista intellettuale, Eggers ha bisogno di leggere e studiare ancora parecchio.
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