La recensione su The Drug King

The Drug King è un film sud-coreano scritto e diretto da Woo Min-ho, con Song Kang-ho e Bae doona protagonisti. Il film nel nostro paese è visibile in esclusiva su Netflix con sottotitoli in italiano

Sinossi: Anni settanta, Lee Doo-sam (Song Kang-ho) è un piccolo trafficante di gioielli operante a Busan; un giorno per puro caso incomicerà a trafficare una nuova droga molto utilizzata in Giappone, si tratta dell'ICE ed in breve tempo dopo essersi sporcato pù volte le mani, diventerà il nuovo boss della droga coreano....

The Drug King (2018): locandina

The Drug King è un film con alcuni evidenti difetti, soprattutto in fase di scrittura in cui si evince la volontà del suo auotre di mettere un bel po' di carne al fuoco senza gestirla con la dovuta attenzione; certamente si trovava di fronte ad un soggetto ormai trito e ritrito (ascesa e caduta di un narcotrafficante) e l'aggiungere situazioni nuove al genere sicuramente è lodevole, anzi a mio modo di vedere è uno dei motivi principali per visionare il film, ma andiamo con calma.

Woo Min-ho è un regista molto apprezzato in Corea, celebre per aver realizzato Inside Men ,2016, presentato al Far East Film festival di udine. Il film è un thriller politico con un intrigo complesso e molto critico verso il proprio paese a tal punto da essere vietato ai minoti di 19 anni; tale spirito "iconoclasta" viene riproposto in questo film inserendo diverse situazioni estremamente interessanti, dalle torture della Kcia (agenzia intelligence coreana), passando per la corruzione di capitani di polizia e politici, per arrivare addirittura a campagne presidenziali finanziate da narcotrafficanti fino a concludere con le rivolte di operai e studenti di fine anni settanta, represse nel sangue.

Fin qui tutto perfetto, però come evidenziato in precedenza Woo Min-ho non è risucito a gestire bene il tutto, inserendo troppi subplot mai approfonditi, rendendo ingarbugliato l'intreccio e facendo dilatare molto il tempo di durata del film a scapito del ritmo narrativo (alla fine della giostra 139 minuti di pellicola sono troppi).

The Drug King (2018): scena

Un altro aspetto negativo del film è la gestione corale del cast, il protagonista al netto di pro-contro ne esce vincitore mentre il resto dei personaggi sono solamente abbozzati ed in alcuni casi non si comprendono neppure le motivazioni per cui agiscono ma fortunatamente tutto passa in secondo piano per via della performance come sempre sontuosa e sfaccettata di Song Kang-ho, in una scena torturato dai servizi segreti fino ad urinarsi nei pantaloni e nelle sequenze successive mangiare un ghiacciolo con il cugino un po' scemotto ridendo e gioiendo come dei bambini, il tutto senza risultare mai banale; ma stiamo pur sempre parlando di uno degli attori migliori del pianeta.

The Drug King (2018): scena

Per quanto riguarda la regia siamo su buoni livelli, Woo Min-ho confeziona il suo film con classe, arricchito da alcune sequenze abbastanze dure (come le torture della Kcia) tuttavia non ho trovato guizzi registici degni di nota. 

In conclusione The Drug King è un film pur sempre interessante che utilizza il genere per mostarci le storture del proprio paese in un periodo storico delicatissimo, a tal proposito nel finale si parlerà dell'uccisione del presidente Park Chung-hee da parte del suo amico e capo della Kcia Kim Jae Gyu.

Qui bisogna fare un attimo di chiarezza, il presidente Park è noto per aver si trasformato il paese in una grande potenza economica ma allo stesso tempo è stato aspramente criticato per la sua politica opprimente dai metodi alquanto fascisti e tutto ciò in parte lo ritroviamo nel protagonista, il quale proprio nel finale afferma di aver modernizzato il paese, ma a quale prezzo ?? 

Voto 7