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Furie

Regia di Le-Van Kiet vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Furie

di AndreaVenuti
7 stelle

Furie è un film vietnamita del 2019, diretto da Le Van Kiet. L'opera è disponibile su Netflix.

 

Sinossi: Hai Phuong, ex temibile gangster di Saigon, dopo la nascita di sua figlia decide di trasferirsi in un remoto villaggio nel delta di Mekong con la speranza di ricominciare da capo. 

Un giorno però la bambina viene rapita da una nota organizzazione criminale, specializzata in traffico di organi; Hai Phuong ovviamente non subisce in silenzio e si butta a capofitto contro il nemico, sfidando tutta la banda senza esclusione di colpi…

locandina

Furie (2019): locandina

In Asia negli ultimi anni è (ri)esploso con prepotenza l’action movie al femminile; diversi registi si sono cimentati in tale genere con successo realizzando opere interessanti, incentrate su toste protagoniste sempre pronte a dare un bel numero di mazzate e basti pensare a Kim Ok-Bin (The Villaines, Jung Byung-gil), Kim Hye-soo (A Special Lady, Lee An-gyu), Kim Go-eun (Coin Locker Girl, Han Jun-hee), Anne Curtis (BuyBust, Erik Matti) o Cristine Reyes (Maria, Pedring A. Lopez), attrici dal fascino magnetico in grado di abbattere un macho-man in pochi secondi.

 

Continuando a sviscerare il genere notiamo che nel 2019 esce fuori l’ennesimo action in rosa ma con una clamorosa particolarità: l’opera proviene dal Vietnam e viene distribuita in gran parte del mondo da Netflix

 

Il progetto è parecchio ambizioso e non ha nulla da invidiare alle opere precedentemente citate (considerando ovviamente paese du produzione e budget differenti) e non a caso conquista le vette del box office diventando il maggior incasso della storia del cinema vietnamita oltre ad essere il primo film di produzione vietnamita ad essere distribuito nelle sale americane. 

 

La protagonista è la super-diva nazionale Veronica Ngo (Star Wars: The Last Jadi) mentre alla regia troviamo Le Van Kiet, una sorta di figliol prodigo che dopo aver studiato cinema e televisione alla prestigiosa UCLA di Los Angeles decide inaspettatamente di tornare in patria, offrendo così al proprio paese tutte le competenze appresa in America innalzando di colpo il livello della cinematografia locale. Ad esempio lui stesso nel 2014 realizza The Lost Tour Vietnam, ritenuto essere il primi film zombi vietnamita.

Veronica Ngo

Furie (2019): Veronica Ngo

Furie è essenzialmente un gongfupian moderno focalizzato sulla specifica arte marziale del voniman -specialità locale- presentata in un duplice contesto meritevole di approfondimento, nonché elemento di spicco del film.

 

L’inizio è contraddistinto da uno scenario naturalistico/agreste piuttosto affascinante ed il regista è bravissimo a sfruttare l’ambiente esterno dando vita a combattimenti mozzafiato. Ottimo lo scontro fra la Hai Phuong ed un gruppo di criminali nel bel mezzo del mercato all’aperto sull’isoletta di An Binh oppure il conseguente inseguimento che coinvolge sempre Hai Phuong, questa volta immersa nella giungla vietnamita ed impegnata a rincorrere una piccola imbarcazione che sfreccia sul Delta del Mekong.

Dopo la prima mezzora Le Van Kiet cambia totalmente scenario trasportandoci nella mastodontica e caotica Saigon dove le decadenti capanne sul fiume sono sostituite da grattacieli scintillati, tuttavia la povertà non scompare e si insinua in vicoli periferici, degradati e pericolosi. 

Il netto confronto città/campagna garantisce un preciso colpo d’occhio ed un contrasto assai notevole.

Veronica Ngo

Furie (2019): Veronica Ngo

Veronica Ngo

Furie (2019): Veronica Ngo

Un altro aspetto ragguardevole del film è da riscontrare nel ruolo ed importanza della figura femminile

Furie è un inno impetuoso alla “girl power” con gli uomini lasciati ai margini della storia sopraffatti da donne forti che ricoprono posizioni di potere; l’amica della protagonista è a capo di una nota gang, il villain principale pure e non dimentichiamoci del suo nuovo datore di lavoro, una donna che gestisce un piccolo racket ed infine lei stessa non scherza assolutamente e sa farsi rispettare benissimo.

 

Ragionando ancora sul compendio tematico, l’autore vietnamita prova ad accennare ad argomenti davvero intriganti ma sfortunatamente subito abbandonati, dall’elevata povertà in cui versano milioni di vietnamiti, passando al bullismo giovanile fino ad una figura paterna autoritaria o assente. Stucchevole invece la “carezza” data alla polizia locale, rappresentata con modi troppo virtuosi ma probabilmente è una sorta di compromesso con i censori vietnamiti visto comunque il soggetto del film sulla carta ostico: ritracciare un’organizzazione criminale dedita al rapimento di minori.

 

Le Van Kiet gestisce egregiamente anche la messa in scena

I combattimenti sono entusiasmanti e oltre ad un buon uso dello spazio scenico, troviamo una camera dinamicavicinissima all’azione in grado di catturare al meglio le acrobazie degli attori, tra calci rotanti e ginocchiate sui denti. Unica pecca il rallenty leggermente abusato e ridondante,  privato dunque di specifiche funzioni ed inserito solo con lo scopo di evidenziare situazioni truculenti ed al limite.

Veronica Ngo

Furie (2019): Veronica Ngo

Il regista in aggiunta, nella seconda parte dell’opera, inserisce le numerose scene di mazzate in una specie di quadro neo-noir con luci al neon, notti interminabili ed un’indagine pericolosa. Quest’ultimo aspetto però non gode della giusta attenzione, risultando troppo frettoloso. 

 

Infine attenzione ai titoli di coda estremamente simpatici e fumettistici con il regista che dedica ad ogni attrice una sorta di scheda tecnica-biografica; nota di merito altresì per una spezzone comico e metacinematografico inserito a metà film quando un'infermiera si finge ostaggio della protagonista e cita a caso una frase riconducibile a tanti film americani: «I love them so much».

scena

Furie (2019): scena

Furie non è un film stupefacente ma considerando il paese di produzione non possiamo che complimentarci con tutta la troupe; detto questo a conti fatti è pur sempre un action movie gradevole e ben diretto.

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