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I Comanceros

Regia di Michael Curtiz vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I Comanceros

di berkaal
7 stelle

Western dal respiro classico con un cast d'eccezione, anche se non utilizzato nel modo migliore (Lee Marvin si vede poco e Jack Elam quasi per niente). Sono passati ben ventidue anni da "Ombre Rosse", ma è cambiato ben poco: gli indiani non hanno ancora diritto di parola, quando attaccano si comportano sempre da rimbambiti e girano intorno per farsi sparare addosso, insomma la pellicola è piena zeppa dei soliti luoghi comuni triti e ritriti e sa tanto di cinema "vecchio", con situazioni altamente improbabili, concentrate soprattutto nella parte finale, la più debole a mio avviso. Indubbiamente la presenza di tanti interpreti carismatici ed una sceneggiatura a tratti molto gradevole risollevano le sorti del film e lo rendono meritevole di essere visto, ma un soggetto più robusto ed una regia meno formale avrebbero giovato assai.

Sulla trama

Paul Regret (Stuart Whitman) è un baro condannato a morte per aver ucciso il figlio di un giudice in un duello, Jake Cutter (John Wayne) è un rude Texas Ranger che gli dà la caccia. Le loro strade si incrociano e si allontanano finché il pericolo comune non cementerà la loro amicizia.

Sulla regia di Michael Curtiz

Western e film d'azione si prestano particolarmente alle classiche incredibili americanate di cui questo film è ricco, e che a lungo andare creano sconforto e disagio. Peccato, con più raziocinio e realismo la pellicola sarebbe stata di altro livello.

Sull'interpretazione di John Wayne

Con una parte cucita su misura, l'attore non si risparmia e sfodera tutto il suo repertorio.

Sull'interpretazione di Lee Marvin

Quando è stato ammazzato non ci potevo credere, sono restato impietrito e mi sono chiesto "Come faremo adesso senza di lui?". Peccato davvero.

Sull'interpretazione di Stuart Whitman

Dovrebbe essere il protagonista, ma in realtà è un gregario che tira la volata a tutti gli altri, così sparisce dalla scena e dal cartellone. La sua prova è positiva, ma per sua sfortuna ha la faccia anonima.

Sull'interpretazione di Ina Balin

L'attrice ebrea americana (vero nome Rosenberg) gioca a fare la latina, e ci riesce abbastanza bene. Bella, fatale, indipendente e romantica quanto basta, si guadagna visibilità e credibilità.

Sulla colonna sonora

Musiche di Elmer Bernstein, una garanzia in questo campo.

Cosa cambierei

Il regista ed il soggetto.

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