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Nomadland

Regia di Chloé Zhao vedi scheda film

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La recensione su Nomadland

di almodovariana
10 stelle

Frances Mac Dormand non recita, ma "vive" per noi nel mondo dei camperisti americani che si radunano nel deserto per scambiarsi oggetti, aiutarsi l'un l'altro lungo la strada. Frances è Fern, una vedova che ha abbandonato la vita stanziale per vivere quella dei Nomads, che si spostano seguendo lavori stagionali per Amazon, la raccolta di ortaggi o lavorando come responsabili dei camping. La Mac Dormand "è già" totalmente inserita in questo mondo e non ha bisogno di copioni. Basta solo il suo sguardo oppure un lieve sorriso che le illumina gli occhi per trasmetterci tutto: poesia, panico, commozione, gratitudine, ribellione, sorpresa.. Sottolineati dalle musiche straordinarie di Ludovico Einaudi, sfilano per noi i paesaggi del deserto e i canyon, i capannoni di Amazon, gli sterrati dove convivono i camperisti.... ovunque insomma Fern decida di trascorrere un periodo. CAPOLAVORO ASSOLUTO. MANEGGIARE CON CURA.

La citazione :

“Fern fa parte di una tradizione americana, quella dei pionieri”, ci tiene a dire la sorella della protagonista.

Ed è maledettamente vero: leggete "Furore" di Steinbeck e ditemi se la "comune" costituita dai camperisti col loro baratto e il mutuo aiuto non è simile a quella descritta da Steinbeck quando i Joad arrivano in uno spazio comune, autoregolato dalle famiglie dei pionieri che cercano lavoro e fortuna spostandosi per la carestia.

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