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Ma

Regia di Tate Taylor vedi scheda film

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La recensione su Ma

di alan smithee
5 stelle

L'intolleranza, la mancata integrazione, la pubblica umiliazione, possono creare mostri. Il cinema ce lo racconta sin dagli albori.

Quando una banda di ragazzini intenti a procurarsi illegalmente da bere per una serata su di giri, incrocia la sua strada con la solitaria ma apparentemente aperta e disponibile quarantenne di colore Sue Ann, costei accetta di acquistare gli alcolici di cui necessita il gruppo, e poi decide amabilmente di offrire loro, come dimora per la serata di bagordi, la propria cantina di casa, ove almeno i ragazzi avrebbero trascorso momenti di sballo non  all'aperto, ma in un luogo sicuro, al riparo dalle ronde di polizia.

Pertanto la donna, che da quel momento si farà chiamare Ma, diventerà l'idolo della banda, almeno fino al momento in cui il comportamento di Ma, che inizierà a spiare ogni ragazzo anche attraverso lo strumento dei social, diventerà ossessivo e compulsivo, mossa dal terrore di tornare ad essere ignorata e anzi derisa come avveniva da giovane, quando veniva puntualmente messa in disparte, fino a divenire oggetto dei più crudeli scherzi adolescenziali nella scuola da lei frequentata.

Dal prolifico regista di successi commerciali di un certo livello qualitativo, come The Help e La ragazza del treno, Tate Taylor, "Ma" è più un thriller che un vero e proprio horror, incentrato sulla ossessione della solitudine e del non sapersi omologare agli standard crudeli e vincolanti di una società che non ammette tanto facilmente chi non le si accoda.

Più di ogni altra cosa, è l'interpretazione intensa e vigorosa di Octavia Spencer, qui in veste anche di produttrice del film, che rimane alla mente: il suo ruolo ricorda da vicino, pur con le differenti connessioni del caso, quello "kinghiano" di Misery dell'omonimo romanzo ed adattamento di Rob Reiner con la grandissima Kathy Bates, che per il ruolo controverso e forte guadagnò l'Oscar. Nel cast di tutto rispetto, fa piacere ritrovare Juliette Lewis nei panni della mamma della protagonista adolescente appena arrivata in città, mentre nel ruolo dell'ormai adulto oggetto del desiderio della giovane Sue Ann, Luke Evans affronta il ruolo con coerente pertinenza fisica.

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