Siamo al terzo episodio delle "Avventure di Antoin Doinel" (così si intitola il libro tratto dai film di Truffaut che hanno questo personaggio come protagonista). Congedato dal servizio militare per instabilità di carattere (così avvenne allo stesso regista) Antoine sperimenta strani lavori e conosce l'amore.
Il cinema di Truffaut, a partire da quello che vede agitarsi in giro il giovane Antoine Doinel, è leggerezza che reca tracce di un dono degli Dei, un lavoro prezioso di cesello, di cancellazione delle scorie, di annullamento delle pesantezze.
Que reste-t-il de nos amours Que reste-t-il de ces beaux jours Une photo, vieille photo De ma jeunesse …
Così cantava Trenet nel ’42 e così continua a canticchiare Truffaut/ Antoine Doinel nel ’68, mentre corre per le strade e attraversa le piazze di Parigi, affannato, indaffarato, un lavoretto dietro l’altro, un amore dopo l’altro, un… leggi tutto
il pikkolo Antoine dei 400 kolpi è kresciuto, ha avuto le sue prime esperienze in uno degli episodi de L'amore a vent'anni ed ora la sua storia kontinua intrisa di malinkonica dolcezza;alla disperata ricerka di un posto nel mondo, affronta un perkorso di krescita e di maturazione interiore ke lo porta ad una progressiva konsapevolezza di sé e al dubbio senza tempo:Que reste-t'il de nos… leggi tutto
Non è una classifica di merito. Non credo alle classifiche nel mondo dell'arte. Ritengo, tuttavia, che possano essere un buon pretesto per parlare di cinema. Tutti i film sotto elencati hanno, ai miei occhi, il…
Terzo film del ciclo Antoine Doinel, "Baci rubati" è quanto di più vicino Truffaut abbia fatto al genere commedia. Truffaut è stato principalmente un maestro del melodramma cinematografico disperato e fiammeggiante, fin dal suo esordio con "I 400 colpi" e poi in molti film della maturità, mentre ha esplorato più raramente il territorio della commedia, anche se…
Que reste-t-il de nos amours Que reste-t-il de ces beaux jours Une photo, vieille photo De ma jeunesse …
Così cantava Trenet nel ’42 e così continua a canticchiare Truffaut/ Antoine Doinel nel ’68, mentre corre per le strade e attraversa le piazze di Parigi, affannato, indaffarato, un lavoretto dietro l’altro, un amore dopo l’altro, un…
Antoine viene riformato dal servizio militare a causa della sua instabilità caratteriale. Appena libero corre a cercare Christine, con la quale porta avanti da tempo un rapporto conflittuale, ma per l’ennesima volta i due non riescono a comprendersi. Antone comincia a cambiare diversi lavori, tutti conclusi per la sua scarsa attenzione, e allo stesso tempo sperimenta diversi tipi di…
Si ha sempre paura delle lacrime. E non si dovrebbe. Sarà che gli anni passano, le certezze diminuiscono, i ricordi urlano (anche quelli belli): negli ultimi tempi mi scopro a commuovermi diverse volte guardando…
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storia sentimentale grigia camuffata in alcuni episodi di vita del protagonista alla ricerca di lavoro.trovato un lavoro adatto ci possiamo concentrare sui sentimenti anche se distratti dalle piccole escursioni nel linguaggio poliziesco. non è il Truffaut che preferisco ma il risultato è sempre apprezzabile e godibile,la così detta unicità.
Il terzo film in cui il regista François Truffaut ritrova il personaggio di Antoine Doinel, interpretato dal suo attore "feticcio" Jean-Pierre Léaud (qui bravissimo). Pur realizzato nel pieno della contestazione giovanile del '68, il film è totalmente lontano dal clima politico/sociale e concentrato sulle vicissitudini del protagonista, raccontate con una chiave umoristica che nasconde…
Un film bizzarro per certi aspetti, tragicomico come il protagonista Antoine Doinel, l'ex bambino dei "Quattrocento colpi" che diviene il simbolo di un modo di guardare un po' "sghembo" sul reale ,uno sguardo che non è quello dell'intellettuale ma che è venato di malinconia, inutili propositi e sentimenti ispiratissimi che finiscono in tragedia. Doinel è l'uomo di strada che…
Baci rubati è una delle tante gemme della filmografia di Truffaut. È un piccolo film (ma solo quanto a mezzi materiali impiegati) romantico nell’accezione migliore del termine, malinconico e vitale al tempo stesso, singolarmente in consonanza con il joli mai.
Se è vero che il percorso esistenziale di ognuno è determinato, a priori, dalla predestinazione, allora la propria strada può anche essere quella che prevede di sbagliare continuamente direzione e di ritentare ogni volta nuove vie, per poi andare incontro ad un ulteriore fallimento. Tale è il curriculum lavorativo del giovane Antoine Doinel, una sorta di…
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Il cinema di Truffaut, a partire da quello che vede agitarsi in giro il giovane Antoine Doinel, è leggerezza che reca tracce di un dono degli Dei, un lavoro prezioso di cesello, di cancellazione delle scorie, di annullamento delle pesantezze.
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commento di nico80