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Il massacro di Amityville

Regia di Daniel Farrands vedi scheda film

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La recensione su Il massacro di Amityville

di Furetto60
6 stelle

Dopo l'interminabile saga, un film che riavvolge il nastro.Discreto horror,che anche se non può contare sull'effetto sorpresa, è abbastanza godibile.

Il film prende il via, da un fatto di cronaca nera, cioè il famosissimo "familicidio" compiuto il 13 novembre 1974 da Ronald Jr. De Feo. In un vecchio edificio d'epoca coloniale, in stile olandese, con una facciata laterale dal bizzarro aspetto umano, a causa di due finestre del terzo piano che sembrano occhi, al N°112 di Ocean Avenue, nella cittadina americana di Amityville a Long Island. Quel giorno fatidico, verso le 3 del mattino, il giovane Ronald DeFeo Jr., individuo asociale e problematico, con trascorsi di tossicodipendenza, all’interno della sua abitazione, che i suoi avevano chiamato “Grandi speranze” imbracciò un fucile e sterminò, uno per volta, tutti i membri della sua famiglia, ovverossia i genitori e i suoi quattro fratelli, mentre dormivano, per poi dare l'allarme, molte ore dopo, affermando di essere l'unico sopravvissuto agli omicidi compiuti da un uomo di nome Louis Falini.La sua vita domestica era stata alquanto turbolenta, il padre di origini italiane era un uomo autoritario, conservatore, dal carattere irruento e manesco, che spesso anche senza motivo, picchiava moglie e figli. I fratelli gemelli erano dediti a vaghe pratiche sataniste, sotto l’influenza della nonna, la sorella maggiore molto legata a lui,era la sua confidente, forse l’unica amica. Al processo, incalzato dagli inquirenti, che non credevano alla sua traballante versione, Ronald DeFeo Jr. confessò finalmente di aver ucciso la sua famiglia, sotto l’influsso delle voci dei fantasmi, che “occupavano” la sua casa di Amityville e che gli avevano perentoriamente ordinato di ucciderli. DeFeo è stato condannato a sei ergastoli, non gli è stata riconosciuta del tutto l’infermità mentale e sta attualmente scontando la sua pena presso l’istituto di Sullivan Correctional in Fallsburg, New York.

La casa fu messa in vendita e l’anno seguente, la famiglia Lutz, composta di madre, padre e tre figli, ne prese possesso, ma dopo appena ventotto giorni, scapparono terrorizzati dalla casa, sostenendo che fosse infestata.

Narrarono di episodi misteriosi, strani odori, suoni inspiegabili, e un freddo anomalo. Questi eventi, surrettiziamente amplificati dai mass- media, hanno prodotto nel tempo, una ricca aneddotica sulla ricerca di presunti accadimenti paranormali , ispirando romanzi quali"Orrore  ad Amityville" del 1977 di J. Anson e   "Murder in Amityville " di Hans Holzer, seguiti da una inevitabile e corposa saga cinematografica horror. Dopo il noto ed efficace "Amityville Horror “di Stuart Rosenberg (1979) mi pare che se ne annoverano ben diciotto, la maggior parte dei quali, non merita neanche menzione.Questo film riavvolge il nastro e prova a ricostruire gli avvenimenti, che hanno preceduto la carneficina. di cui non ci fu nessun testimone, escluso l'esecutore , descrivendo il progressivo deterioramento, della mente di De Feo Junior, sempre più schiava dei suoi  deliri paranoici, che va poi in  caduta libera, spingendolo alfine a compiere l’insano e inspiegabile  gesto. Il risultato,della regia di Daniel Farrands ,nel complesso non è affatto male. Le atmosfere sono suggestive, il ritmo sostenuto, la recitazione più che lodevole. Naturalmente non c’è l’effetto sorpresa del primo capitolo, ma è comunque molto avanti rispetto ai titoli cui si accennava sopra.

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