Regia di Jean Delannoy vedi scheda film
Contattato dalla contessa del castello di Saint-Fiacre a causa di una lettera anonima che le preannuncia la morte imminente, il commissario Maigret si reca nel minuscolo villaggio della Bretagna per scongiurare il pericolo. Ma durante la funzione delle Ceneri, proprio come le era stato annunciato, la contessa, già debole di cuore, schiatta per arresto cardiaco. Maigret era in chiesa a pochi metri da lei quando la contessa è spirata, ma, nonostante le apparenze di una fatalità, il corpulento commissario è convinto trattarsi di assassinio. Qualcuno a conoscenza della fragilità cardiaca della contessa le deve aver procurato uno choc emotivo letale. Come è stato possibile? Chi è il colpevole? Premesso che detesto il Maigret cinematografico e le sue insinuanti sottigliezze psicologiche, questo film del 1959 girato con irreprensibile mestiere da Jean Delannoy e interpretato con altrettanta sicurezza da Gabin ha cercato di farmi cambiare idea, senza peraltro riuscirvi. Ben confezionato, ben recitato e ben fotografato, ma che piattezza vedere un film il cui unico interesse risiede in un'indagine tanto sorniona quanto infallibile (indagine che per giunta si risolve con deplorevole sbrigatività). Tra non molto me ne dovrò sorbire un altro ("Maigret e i gangsters", 1964, di Gilles Grangier): l'idea mi spaventa non poco...
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