Regia di John Carpenter vedi scheda film
Ci sono registi che più di altri hanno il potere di imprimere ad ogni film un segno indistinguibile che permette di riconoscerne l'autore già dalle prime sequenze: uno di questi è John Carpenter, che riesce a dare anche a "1997: Fuga da New York" il suo tocco magico, vuoi per una trama incalzante senza un attimo di tregua, vuoi per un'atmosfera cupa che fece scuola nei film post-catastrofisti (ci troviamo in una New York trasformata in un enorme prigione dopo che la criminalità l'ha fatta precipitare in un moderno Medioevo). E' qui che il Presidente degli Stati Uniti precipita con l'aereo presidenziale, e viene fatto ostaggio da un gruppo capeggiato dal cosiddetto "Duca". Kurt Russell, che interpreta l'ex eroe nazionale incaricato di salvarlo, si muoverà in questa giungla di criminali e disperati con la stessa dimestichezza di un domatore di tigri, regalandoci forse il suo personaggio più riuscito. Un film godibilissimo, una di quelle sinfonie dove non c'è una nota fuori posto e quasi ci si rammarica che i 100 minuti finiscano troppo presto, arrivando comunque ad un finale beffardo e, giusto questo, più leggero e sarcastico.
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