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Sogno di una notte di mezza sbornia

Regia di Eduardo De Filippo vedi scheda film

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La recensione su Sogno di una notte di mezza sbornia

di champagne1
7 stelle

Con la mente annebbiata dai fumi di una sbornia, Pasquale riceve nientemeno che da Dante un doppio vaticinio: potrà giocare i numeri di una quaterna secca che gli faranno vincere 40 milioni di lire (degli anni '30), ma quei numeri altro non sono che la data e l'ora della sua morte, che avverrà alle ore 13 del 90° giorno dopo il suo 52.mo compleanno.

Ripresosi, e incuriosito dalle parole del Sommo Poeta, Pasquale va a giocare 500 lire (una bella cifretta per quei tempi) sottratte ai risparmi della famiglia, ma non sa cosa sperare: la sua fortuna sarà se la vincita si avvera oppure se avrà buttato via le 500 lire?

 

Eduardo De Filippo faceva anche piccole opere come questa: minimalista, basata su due sole scene (potremmo dire due atti, visto che la trasposizione su pellicola è una fedele riproposizione della piéce teatrale), ma in cui si ripropongono i drammi della umana condizione. Scritta nel 1936, poco prima di "Non ti pago" di cui sembra il naturale prologo.

Nel "Sogno" si parla appunto di speranze estreme (sogni) contenenti vincite al lotto, tra superstizioni e credenze popolari, di una umanità dolente che ha un estremo bisogno di ipotizzare un futuro migliore in modo da poter sopravvivere al triste presente.

Con la modesta aggiunta che lo stesso evento comporta destini diversi per coloro che lo subiscono: infatti, se Pasquale si sente condannato a morte all'indomani della grandiosa vincita, non così è per la sua famiglia che potrà godere dei frutti di un sacrificio sofferto solo da lui. Questa dicotomia crea il dramma personale e familiare in cui gioia da un lato e angoscia e rabbia dall'altro si fronteggiano continuamente.

 

Un altro esempio di una drammaturgia composta da temi e ambienti tipicamente italiani, anzi napoletani, ma la cui portata si proietta in una dimensione universale, come dimostrato dall'estrema fortuna dei testi e del teatro di De Filippo anche all'Estero.

 

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