Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Entra in scena Eli Wallach, che qui fa il boss stile Marlon Brando, assieme alla sua orrenda figlia Margherita Fumero. Aggiungiamoci anche due caratteristi come Bombolo (poco sfruttato) e Cannavale e il quarto film del maresciallo Nico Giraldi è servito. Il film, però, non mi convince per le poche scene girate a Roma.
Alla quarta "squadra anti" della coppiaTomas Milian/Bruno Corbucci, entra in scena l'ex-"brutto" leoniano Eli Wallach, che qui fa il boss mafioso in stile Marlon Brando, assieme alla sua orrenda figlia Margherita Fumero (allora giovane attrice proveniente dalle compagnia teatrale del grande Erminio Macario, e quindi non ancora moglie televisiva di Enrico Beruschi) che ha un debole per Nico Giraldi perché ha salvato la vita al suo "papi" (e questi, giustamente, la schifa e la rigetta al mittente, vestito con improbabile camicioni anni'70 rossi). Aggiungiamoci anche due caratteristi come Bombolo (che, però, appare solo nelle scene iniziali a Roma) e Enzo Cannavale e il quarto film del maresciallo Nico Giraldi è servito. Ancora trasferte americane per il maresciallo, stavolta mandato contro i mafiosi, travestito da cameriere. Certo, le trasferte, sempre più marcate, in questa serie non fanno bene al poliziotto, che stava benissimo a Roma a "sciacquarsi le p...", come diceva in "SQUADRA ANTIFURTO", perché nonostante l'impegno, Enzo Cannavale non è Bombolo e Tomas Milian non è il Bud Spencer di Piedone e, quindi, secondo me, i due non si affiatano come dovrebbero anche se si aiutano reciprocamente. Alcune scene drammatiche e tese nel finale e il debutto della già citata Fumero nel ruolo della brutta che amoreggia con il protagonista (per Bruno Corbucci lo farà ancora per altri 3 film) non salvano la pellicola dall'essere poco riuscita. Eli Wallach è l'ultimo grande attore americano coinvolto nella serie e benché se la rida fra una gag e l'altra di Milian, mi sembra spaesato. Si farà di peggio con il successivo, "SQUADRA ANTIGANGSTERS", sullo stesso tema e girato quasi di seguito, .
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