Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
Un giovane Paul Thomas Anderson più audace che acerbo, un vasto cast di attori composto sia da figure in ascesa, Julianne Moore e Mark Wahlberg solo per citarne un paio, che da interpreti al canto del cigno, come Robert Ridgely e Burt Reynolds; infine, una sceneggiatura ed una regia che mai più avviccinerà così tanto il cinema di Anderson a quello di Tarantino. Boogie Nights è il film più tarantiniano del regista per il grande utilizzo di piani sequenza immersi in scene affollate e caotiche, per i personaggi al limite della caricatura e del grottesco e, non per ultimo, per l'incessante supporto musicale delle hit dei tempi.
D'altra parte però, in questa storia di sogni disillusi ed errori ai quali non si può sfuggire, Anderson resta comunque saldamente ancorato al suo impietoso sguardo critico, non si abbandona definitivamente all'assurdo e, in un finale apparentemente consolatorio, lascia tutti i personaggi tra le mura della villa del pater familias acquisito, impossibilitati al cambiamento. E ciò fa tutta la differenza in una possibile associazione tra questo film e l'autore di Pulp Fiction.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta