Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
Simil-documentario nel quale Moretti continua il suo personalissimo viaggio all'interno della propria mezza età e, contemporaneamente, all'interno della fine delle speranze della sinistra italiana.
Presentato in anteprima alla cinquantunesima edizione del Festival di Cannes, “Aprile” prosegue, coerente, quel viaggio iniziato da Moretti con “Palombella rossa” e proseguito poi con lo stupendo “Caro diario”. Viaggio nella mezz'età dell'autore e viaggio, contemporaneo e parallelo, nella fine di un'era, quella delle speranze della sinistra italiana, suggellata dalla vittoria di Berlusconi alle elezioni dell'aprile (da cui il titolo) del 1994. Pur se interessante nel suo insieme, il livello dell'opera non avvicina secondo me quello toccato pochi anni prima con il già citato “Caro diario”, punto acme della carriera autoriale di Moretti. Non può però negarglisi, a distanza di quindici anni dai fatti narrati, il merito di aver realizzato e portato in scena un’analisi politica agghiacciantemente accurata. Il che, se da un lato viene a rappresentare un complimento per l’opera in se, è ahinoi anche l'ennesima conferma del deprimente stato delle Italiche cose. Sarebbe infatti bello poter vedere un giorno "Aprile" ed esclamare: <Ma pensa che tempi quegli anni '90!>.
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