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The Game - Nessuna regola

Regia di David Fincher vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Game - Nessuna regola

di Serum
4 stelle

Nicholas Van Orton è un riccone annoiato e senza scrupoli. Per il suo compleanno lo sciroccato fratello minore gli regala la tessera di iscrizione ad un gioco e ben presto si ritrova catapultato in situazioni assurde. Tutta la prima parte prende, grazie ad una messa in scena sapiente (il ritmo trattenuto, i flashback, la colonna sonora minimale ed inquietante) che fa crescere la curiosità per il mistero di questo famigerato gioco. Poi dopo i primi episodi stralunati (il clown, il notiziario interattivo, l'incontro con la cameriera) il meccanismo comincia ad incartarsi, l'interesse per la vicenda cala drasticamente per il suo passare di palo in frasca disordinatamente e la tensione lascia il posto alla noia. Ma la bomba che fa crollare tutto l'edificio è il finale: credo davvero che questo film abbia una delle conclusioni più brutte che io abbia mai visto. Non solo il colpo di scena in sé è ridicolo oltremisura (nel giro di una frazione di secondo si passa da sparatorie, morti ammazzati e follia collettiva ad una festicciola ridanciana, in cui tutto si risolve a tarallucci e vino con un "va beh, ci siamo divertiti ed abbiamo pure imparato qualcosa"), ma la sospensione dell'incredulità nei confronti di quello che abbiamo visto per due ore semplicemente cessa di esistere: a parte il fatto che le cose che capitano al protagonista sono davvero rischiose (va bene che il tassista era un sommozzatore ma a crepare davvero in quella circostanza ci voleva pochissimo e quando prende la pistola al detective privato e spara quello ha tutta l'aria di essere un proiettile vero, per non parlare del salto col quale centra un cassonetto da non so quanti metri), davvero un gruppo gigantesco di persone (compresi poliziotti e membri di una società miliardaria) hanno fatto tutto questo casino solo per dare una lezione a questo novello Scrooge? Ma poi quale dovrebbe essere l'insegnamento? Che se partecipi ad un gioco a scatola chiusa potrebbero succederti cose folli, quindi ravvediti prima che il giudizio del tribunale celeste giunga? Tutta la componente "etica" si risolve in un brevissimo confronto con l'ex moglie che arriva senza nessuna preparazione e risulta buttato lì senza un vero contesto. Infine, come ciliegina sulla torta, la scena del suicidio: se si fosse buttato dal lato sbagliato, o giusto un paio di metri più a destra o a sinistra, o anche solo se fosse atterrato di testa sul materasso sarebbe morto. E con questa consapevolezza, una scena potenzialmente d'impatto diventa una gag di fantozziana memoria.

 

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