Regia di David Fincher vedi scheda film
Altro film pienamente riuscito, seppure non sul medesimo livello del suo capolavoro “Seven”, per David Fincher. Intenso il livello di mistero all'interno di una sceneggiatura davvero densa di avvenimenti e significati.
Dopo l'enorme successo tanto di critica quanto di pubblico ottenuto con “Seven”, David Fincher si tuffa nuovamente negli ambienti oscuri del mistero con un altro film dalla sceneggiatura estremamente densa. Le chiavi di lettura di questo “The Game” sono più d'una: da un lato lo si potrebbe leggere come un'analisi del personaggio principale, interpretato da Michael Douglas, fatto a pezzettini piccoli piccoli come se lo si volesse osservare scintificamente al microscopio. Dall'altro lato si può invece leggere il film in maniera meno profonda, come un gioco (come suggerisce il titolo) che si confonde con la realtà e costringe continuamente lo spettatore a riconsiderare ciò che ha già veduto sotto una nuova ottica. In entrambi i casi si è secondo me di fronte a un film pienamente riuscito. Vorrei anche rimarcare la prova dell'affascinante attrice canadese Deborah Kara Unger, poi praticamente scomparsa dai circuiti che contano. Riassumendo, non sarà capolavoro assoluto come “Seven”, ma non posso essere d'accordo con le 2 misere stellette assegnategli dal critico di FilmTV.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta