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Will Hunting. Genio ribelle

Regia di Gus Van Sant vedi scheda film

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Lord Holy

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La recensione su Will Hunting. Genio ribelle

di Lord Holy
8 stelle

«The outcome of the movie is fairly predictable; so is the whole story, really. It's the individual moments, not the payoff, that make it so effective». Così scriveva il critico Roger Ebert e io mi trovo d'accordo con le sue parole. L'essenza del film è riconducibile a una sequenza di momenti e di aforismi. Quelli che restano impressi completata la visione. Quelli che rimangono nel cuore. Quelli che ci si ricorda ogniqualvolta la nostra attenzione rincontra il titolo e dunque vi ripensa.

Credo non esista una sintesi migliore di quella costituita da una parola comune, sceneggiatura, e da un nome proprio di persona, Robin Williams. Non a caso entrambi premiati con l'Academy Award. Non è un mistero che l'eclettico e straordinario attore (ormai purtroppo già compianto) surclassi qualsiasi altro, in primo luogo i due protagonisti. D'altro canto pure Minnie Driver riesce a convincere assai più di loro, secondo me; intendo dei due amici Matt Damon e Ben Affleck, i quali almeno si riscattano per essere al tempo stesso le menti dietro al copione. In queste inedite vesti di autori all'esordio, per l'appunto, ci sorprendono e ci deliziano. In virtù della completa dominanza della parola e del discorso su ogni possibile elemento narrativo presente nell'opera, sia esso l'immagine o la colonna sonora, il frutto del loro lavoro gode di un'ulteriore enfasi ad amplificarne le positive conseguenze. Il fatto che abbia resistito a tale sovraesposizione è solo uno degli indici aggiuntivi da cui evincere le prove delle sue qualità.

Non è un capolavoro, ma il tempo lo ha eletto fra i classici. Non è indimenticabile, ma si lascia rivedere spesso senza problemi. Non è il migliore del suo genere, ma esiste senza dubbio di peggio.

 

La trama

Nei quartieri poveri a sud di Boston, Will Hunting, di vent'anni, vive in modo precario e disordinato insieme ad alcuni amici teppisti e guadagna qualcosa lavorando come inserviente nel dipartimento di matematica del famoso MIT. Tra una chiacchiera e l'altra, Will esibisce improvvise citazioni storiche e risolve senza fatica un problema di matematica che sembrava impossibile. Tutto ciò attira l'attenzione del prof. Lambeau, che comincia a seguire Will e decide di affidarlo a Sean Maguire, uno psicologo che era uno dei suoi vecchi compagni di università.

 

La regia di Gus Van Sant

A suo agio con l'abbondanza di parti dialogate.

 

Gli interpreti

Matt Damon

Will Hunting. Buono.

Robin Williams

Dottor Sean Maguire. Ottimo.

Ben Affleck

Chuckie Sullivan. Discreto.

Stellan Skarsgard

Professor Gerald Lambeau. Sufficiente.

Minnie Driver

Skylar. Distinta.

Casey Affleck

Morgan O'Mally. Sufficiente.

 

La colonna sonora

Senza infamia e senza lode, non sono musiche di punta per Danny Elfman.

 

Cosa cambierei

Non saprei. Forse nulla, perché si riguarda sempre volentieri.

 

 

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