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E poi c'è Katherine

Regia di Nisha Ganatra vedi scheda film

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La recensione su E poi c'è Katherine

di marcopolo30
5 stelle

Tentativo solo parzialmente riuscito di comme-dramma costruito intorno al personaggio di Kathrine. Il meglio resta senza ombra di dubbio la straordinaria prova attoriale di Emma Thompson; il peggio è invece rappresentato da una sceneggiatura eccessivamente buonista.

"Late Night", liberatente rititolato in italiano "E poi c'è Kathrine”, è un tentativo riuscito solo per metà di dar vita a un frizzante comme-dramma. Il plot ruota attorno a una matura conduttrice televisiva di nome Kathrine, (da qui il titolo italiano) il cui talk-show in seconda serata (da qui il titolo originale) da ormai chiari segni di cedimento dopo parecchi anni da regina degli ascolti. Altezzosa e misogina, ha sempre lavorato circondata da soli yes-men smidollati, tutti rigorosamente uomini, fino al giorno in cui per ragioni di politicamente corretto finisce con l'assumere nel suo staff Molly, giovane donna di origine indiana completamente digiuna delle basi del mondo dello spettacolo. Inutile aggiungere che il film segue senza eccessivi sobbalzi il tipico andamento: le due si odiano, le due si separano, le due appianano i propri dissapori e diventano amiche per la pelle e tutti vissero felici e contenti. Da questo punto di vista ben poco di positivo da ascrivere alla giovane autrice Nisha Ganatra e alla sua sceneggiatrice Mindy Kaling, che poi altri non è se non la giovane coprotagonista. Gags ce ne sono a iosa, è vero, ma la maggior parte di esse sono facilmente prevedibili e producono quindi ilarità in dosi assai contenute. Il meglio dell'intera operazione risulta invece essere la al solito grandissima Emma Thompson, fantastica nel ruolo di vecchia star odiosa e ottusa. Peccato che una sceneggiatura con meno palle di un eunuco ottomano sperperi tale capitale costringendo il suo personaggio a un indegno, oltre che poco credibile, finale buonista. Il film, presentato al Sundance Festival del 2019, gode comunque di buone critiche tra gli addetti ai lavori e anche al botteghino non andò affatto male.

 

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